La transizione energetica deve servire, non asservire.
La petizione Si all’energia rinnovabile, no alla speculazione energetica! si firma qui.
Sanluri, Salone dei Cappuccini, sabato 22 giugno 2024, ore 16.30
«Senza distinziones curiales
devimus esser fizzos de un’insigna,
liberos, rispettados, uguales »
(Peppino Mereu)
Da come si sta evolvendo la questione della transizione energetica è sempre più chiaro che i decisori abbiano individuato dei territori che devono essere asserviti per il benessere di altri territori.
La storia e la geografia ci raccontano che la distinzione tra servi e padroni hanno caratterizzato il mondo. Ma non è una legge naturale e vogliamo che il nostro futuro sia diverso.
Altrove hanno deciso diversamente, c’è ancora chi pensa che le persone possano essere divise tra chi fa i sacrifici e chi ne trae beneficio. Tra chi può essere impoverito attraverso gli espropri e chi può arricchirsi con i beni altrui. Tra chi viene condannato a vivere in un deserto e chi ingrandisce i propri giardini e le proprie tenute.
Noi rifiutiamo questa visione del mondo.
La Sardegna darà il proprio contributo anche in campo energetico ma in una dimensione di parità, non di soggezione.
Per questo motivo siamo in campo incessantemente e per questo motivo come Comitato Su’Entu Nostu convochiamo la prossima assemblea a cui invitiamo tutte le Sindache, tutti i Sindaci e le amministrazioni comunali, tutte le Consigliere e i Consiglieri Regionali, tutti i Comitati, tutti i Gruppi e i Movimenti politici della Sardegna, tutti i Sindacati e tutte le Cittadine e i Cittadini sardi.
Ci confronteremo sullo stato dell’arte, sulle ulteriori proposte, sulle prossime azioni da compiere con:
– GRIG – Gruppo d’Intervento Giuridico Onlus
– Italia Nostra – Associazione Nazionale per la tutela del patrimonio storico artistico e naturale
– ISDE – Associazione Medici per l’Ambiente
– LIPU – Lega italiana protezione uccelli
Uniti diciamo
Si alla VERA energia Green
NO all’eolico selvaggio, NO alla speculazione
Comitato Sarcidano Difesa Territoriale
Comitato NO Eolico Meilogu – Sardegna
Associazioni Riunite – contro l’eolico selvaggio
Comitato di difesa del territorio – No Tyrrhenian Link
Comitato per la difesa dell’Anglona dalla speculazione energetica
Comitato Tutela Montiferru
SAR X SAR “No Scorie Sarcidano per la Sardegna”
Contro la speculazione sulľ Eolico comitato territoriale Nuoro
Comitadu NO eolicu PALAS a terra
Comitato SOLI & BENTU – NO ESPROPRI – Villanovafranca
Comitato contro la speculazione energetica della Nurra
Coordinamento Gallura contro la speculazione eolica e fotovoltaica
Comitato S’Arrieddu No al furtovoltaico a Narbolia
Comitato No Eolico Sulcis Iglesiente
COMITATO NURAXINO A DIFESA DEL TERRITORIO
Comitato Difesa Territorio Uta
Confederazione Sindacale Sarda Css
COBAS Cagliari – Comitati di Base della Scuola
USB Sardegna
Cagliari SocialForum
Sardegna Che Cambia
Unione comuni “Marmilla”
A Foras – Contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna
l’incontro è stato molto partecipato con persone giunte da ogni parte della Sardegna. Fra i tanti interventi, appassionati e competenti, dopo i saluti e la benedizione di Padre Ivano, quelli di Marco Pau e di Ambrogio Muscas (Comitati contro la speculazione energetica), di Graziano Bullegas e Mauro Gargiulo (Italia Nostra), di Francesco Guillot (LIPU – BirdLife Italia), di Stefano Deliperi (Gruppo d’Intervento Giuridico – GrIG), di Giulia Lai e Rita Corda (Comitato No Thyrrenian Link). Lucido e puntuale l’intervento di Renato Soru, chiari ed esplicativi gli interventi degli on.li Paola Casula e Gianluigi Piano.
Un incontro che ha fatto il punto sulla difficile situazione della tutela del territorio isolano e sulla deficitaria politica energetica nazionale e regionale.
(foto S.D., archivio GrIG)
riceviamo e pubblichiamo volentieri.
COMUNICATO STAMPA MANIFESTAZIONE NEAPOLIS (Guspini)
Per il 22 giugno 2024, sabato, è stata organizzata la “Manifestazione Neapolis” che s’inserisce nella cornice della complessa questione energetica in Sardegna, dove assistiamo da tempo al proliferare incontrollato di proposte progettuali per impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili (FER) e non solo, che vengono localizzati in aree deputate all’agricoltura e zootecnia o al mantenimento della naturalità e degli ecosistemi, senza alcuna preventiva pianificazione concertata con i territori.
Lo scenario che si prospetta per la Sardegna è quello d’impianti FER per una potenza installata complessiva superiore a 7 volte l’obiettivo richiesto al 2030. In particolare, se nel guspinese venissero realizzati gli impianti di agrivoltaico in proposizione (al momento 15), si raggiungerebbe la potenza di 700 MWp con l’occupazione dell’agro per circa 1200 ha lordi e oltre 360 ha (3,6 Km2) netti effettivi di copertura con i pannelli fotovoltaici (FV), rispetto ad una superficie comunale di poco oltre 170 Km2 e 11.500 abitanti: si consideri che il centro abitato di Guspini, aree verdi comprese, si estende per circa 2,8 Km2..
Per esemplificare, per il solo Corpo A (dei 3 previsti) relativo all’impianto denominato “Green and Blue Su Soi Abc” proposto in prossimità del sito archeologico di NEAPOLIS e in fase di istruttoria tecnica presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), si stima una produzione annua totale di energia pari a 132.824.062,36 kWh, ovvero oltre 132 MWh/anno; secondo i dati Arera il fabbisogno medio annuo per le utenze sarde domestiche nel 2022 era pari a 2.379 kWh; se ne ricava che questo solo impianto potrebbe soddisfare il fabbisogno di 55.832 nuclei familiari, ovvero una popolazione tra 100 e 150.000 persone, o oltre.
Contro questo assalto disordinato e incongruo il Movimento Arraju, il Comitato No Megacentrale (N.M.)e l’Assemblea per la Democrazia Energetica in Sardegna (A.D.E.S.), organizzano l’evento in località Neapolis tra i comuni di Guspini e San Nicolò d’Arcidano, in coincidenza dell’intersezione stradale tra la SP 65 e la SP 4 nei pressi del Nuraghe Baccas. Patrocinano e contribuiscono all’evento il Comune di Guspini e la Proloco Guspini con la partecipazione dei Consigli Comunali congiunti del Linas -Terralbese.
Firmato
ARRAJU – A.D.E.S – NO MEGACENTRALE
da L’Unione Sarda, 22 giugno 2024
Assalto eolico, la marcia in difesa di Neapolis. I sindaci alla Regione: «Subito una legge».
Centinaia di persone alla manifestazione contro la speculazione energetica promossa da diverse associazioni: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/medio-campidano/assalto-eolico-centinaia-di-persone-alla-marcia-in-difesa-di-neapolis-rc7lvqz8
Come iscritto a Europa Verde. Verdi aderisco alla manifestazione e invio un documento
La Sardegna è sotto attacco, no alla speculazione sulle Energie Rinnovabili
La Sardegna è sotto attacco della speculazione energetica che sfrutta i finanziamenti del PNRR per
realizzare nuovi impianti eolici e fotovoltaici. La normativa che assimila tutte le attività di produzione
energetica a siti d’Interesse Nazionale Strategico, quali erano le grandi centrali di produzione elettrica da
Porto Vesme alla Sarlux di Sarroch fino ad Ottana e Fiume Santo a Porto Torres,, impianti che utilizzano
carbone e rifiuti di raffinazione petrolifera.
A partire dal governo Renzi si sono sottratte alle Regioni, le prerogatrive in materia energetica. Oggi
registriamo l’assalto nelle pianure e sui monti, di torri alte più di 100 metri, e distese di richieste per
parchi fotovoltaici. Non è la prima volta: abbiamo già sconfitto nelle campagne di Gonnosfanadiga quegli
enormi impianti, così come il solare termodinamico.
Ci sono richieste fino a 58 Gw spalmate a terra e in mare nelle aree più ventose e assolate. Il nostro
contributo alla Transizione Energetica è stato previsto dai precedenti Governi Nazionali e
Regionali per 6,2 Gw, mentre è assente un aggiornato Piano Energetico Regionale.
Oggi esiste anche il problema del cavo Thirreniam Link che dovrebbe unire la Sardegna alla Sicilia, si sta
localizzando a Selargius con le batterie di conservazione della energia prodotta dal fotovoltaico e
inutilizzabile la notte, andando dispersa.
Sito individuato nella piana dove è già presente una grande sottostazione di trasformazione di Terna. i
cavodotti o elettrodotti sui tralicci arriveranno sino a Terra Mala nel Comune di Quartu, dove
proseguiranno deposti sul fondo marino sconvolgendo le praterie di poseidonia.
Crediamo sia un errore sacrificare centinaia di ettari sottoposti a servitù di passaggio e quindi
inutilizzabili ai fini agricoli o di trasformazione edilizia agricola. Si può far arrivare dal mare il cavo
invece a ponente del porto canale di Cagliari, e ancora meglio sotto il pontile industriale ex Rumianca e
proseguire nell’area industriale dismessa di Grogastu-Macchiareddu, così da non consumare nuovo suolo
ed utilizzando terreni inquinati da 50 anni e mai bonificati dati i costi esorbitanti per tale operazione.
Sappiamo di trovarci in questa condizione perché il Governo nazionale ha affidato al settore privato la
gestione della transizione energetica e ambientale, e i privati hanno usato questa opportunità per anteporre
il profitto al bene comune.
La precedente Amministrazione Regionale nulla ha fatto per far conoscere i progetti che venivano
presentati, scaricando sui Comuni, già in affanno per le approvazioni amministrative. A Musei stanno
innalzando gigantesche pale eoliche autorizzate dal 2015.
Chiediamo alla nuova Giunta della Presidente Todde di discutere pubblicamente tutti gli atti conseguenti
all’assalto energetico in Sardegna. Seguiremo ogni singolo atto amministrativo che autorizza gli
insediamenti.Per questo motivo la nostra strada non può essere in obbedienza assoluta alla
legislazione vigente, dobbiamo puntare alla riscrittura di disposizioni che favoriscono la
speculazione selvaggia. chiediamo che tutti i progetti prevadono la opzione Zero e d’impatto minimo
e massimo.
Crediamo che una rappresentanza forte delle associazioni ecologiste a livello nazionale possa rafforzare la
nostra capacità di influenzare positivamente le decisioni governative. Insieme possiamo organizzarci per
avanzare proposte operative e di riforma.
Per questi motivi sarà nostro intento rafforzare la partecipazione attiva delle associazioni territoriali,
chiediamo a tutte le forze politiche e partitiche di confrontarsi in sedute pubbliche, Comune per
Comune.La domanda che dobbiamo porci è:quanta energia ci occorre in Sardegna per la misera
produzione industriale rimasta. Quella artigianale è molto più importante e necessaria per uno
sviluppo armonioso ed organico. Siamo per le Comunità energetiche nelle aree urbane, e sosteniamo
l’agrofotovoltaico nelle aziende agricole e di allevamento animale.
La transizione ecologica è una necessità ineludibile. E non la chiede l’Italia, la chiede il
pianeta. La Sardegna vuole fare la sua parte? E se sì, in che modo?
Amici del Sole che Ride. Sardegna
Giancarlo Nonis
da L’Unione Sarda, 25 giugno 2024
Rinnovabili, moratoria in aula: sit-in dei comitati. Pale eoliche nel Nuorese: allarme per l’Einstein Telescope.
Non si ferma la mobilitazione contro i piani di speculazione. Domani sotto il palazzo del consiglio regionale nuova protesta contro l’assalto eolico: https://www.unionesarda.it/news-sardegna/rinnovabili-moratoria-in-aula-sit-in-dei-comitati-pale-eoliche-nel-nuorese-allarme-per-leinstein-telescope-f9957cqg
solo ignoranza e presunzione o c’è anche altro?
da L’Unione Sarda, 25 giugno 2024
Moratoria sull’eolico in aula, Todde detta la linea: «Va approvata subito e senza modifiche».
La presidente convoca i capigruppo di maggioranza alla vigilia dell’inizio della discussione: «Tutti allineati, no agli emendamenti»: https://www.unionesarda.it/politica/moratoria-sulleolico-in-aula-todde-chiama-a-raccolta-i-suoi-tutti-allineati-va-approvata-subito-e-senza-modifiche-omh38nxw
da L’Unione Sarda, 26 giugno 2024
Eolico, i comitati sotto il Consiglio regionale: «Così la moratoria non serve».
In aula si discute il provvedimento della Giunta, in via Roma la contestazione: «Non blocca la speculazione energetica». (Alessandra Carta): https://www.unionesarda.it/news-sardegna/cagliari/eolico-i-comitati-sotto-il-consiglio-regionale-cosi-la-moratoria-non-serve-egi0jizz
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Moratoria, l’opposizione promette battaglia in Aula: «Pronti 70 emendamenti, il ddl si può migliorare».
Il rischio di un testo “blindato”, come peraltro ribadito ieri da Todde, agita l’opposizione: «Pronti a lasciare l’Aula». Truzzu: «Una legge serve, ma questa non risolve tanti problemi»: https://www.unionesarda.it/politica/moratoria-lopposizione-promette-battaglia-in-aula-pronti-70-emendamenti-il-ddl-si-puo-migliorare-n52oppvz