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Festa della Repubblica, festa degli italiani.


 

Il 2 giugno è la Festa della Repubblica, è la festa di tutti noi Italiani.

Auguri a tutti noi, sinceramente, di cuore!

Gruppo d’Intervento Giuridico

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano saluta il ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge e Pier Ferdinando Casini, durante la parata del 2 giugno, Roma 2 giugno 2013

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano saluta il ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge e Pier Ferdinando Casini, durante la parata del 2 giugno, Roma 2 giugno 2013

(foto A.N.S.A.)

  1. Avatar di capitonegatto
    capitonegatto
    giugno 2, 2013 alle 3:57 PM

    Auguri a tutti noi, certamente, ma ….. che la parata , anche austera , sia costata 1,5 milioni di euro, mi sembra ( se vera ) una esagerazione . A meno che il gasolio per le camionette costano di piu della biada per i cavalli , che non c’erano !!!!!

  2. Avatar di Paolo Fiori
    Paolo Fiori
    giugno 2, 2013 alle 10:07 PM

    si, la marcetta insulsa è costata circa tre miliardi del vecchio conio; un insulto alla crisi di questi tempi…..

  3. Avatar di Occhio nudo
    Occhio nudo
    giugno 2, 2013 alle 10:25 PM

    Si dovrebbe spendere pure qualcosa in più, per festeggiare in tutte le scuole italiane questa giornata, per far capire ai bambini l’importanza di vivere in una Repubblica e per insegnargli quali sono i principi sui cui si fonda il nostro Paese. Auguri a tutti.

  4. Avatar di Andrea
    Andrea
    giugno 3, 2013 alle 2:39 am

    Una delle più orrende manifestazioni con cui il Potere cerca di fare leva sul sentimentalismo e le emozioni del popolo suddito sfruttato e imbrogliato ogni giorno.
    Una inguardabile operazione di propaganda annuale.
    Gli individui più […] dello Stato Italiano, che mai hanno operato per salvaguardare la sovranità statale e mai lo faranno perché da anni, ormai, la sovranità su tutti i fronti è andata perduta (in Sardegna ben lo si tocca con mano ogni giorno che passa), si danno appuntamento per far rivivere nello spirito degli idioti italioti un sentimento di orgoglio nazionale, dando addirittura l’impressione di essere stati sobri.
    Lo Stato italiano è morto sotto il bombardamento dell’Europa che gli ha tolto quel briciolo di sovranità monetaria, fiscale, politica, economica che ancora vantava.
    La Sardegna è preda dagli anni ’60 della depredazione più feroce e della conseguente disintegrazione di ogni briciolo di sovranità, di qualsiasi tipo.
    La prima Regione italiana serva dello Stato italiano (sotto il Piemonte conquistatore col nome di Regno di Sardegna), da lì si avvia a sacrificare i suoi figli in cambio delle medagliette, dei monumentini in ogni comune sardo per commemorare i sacrifici nella prima e seconda guerra mondiale, col contentino finale dell’inno dei demonios (ma demonios de che, pronti a morire per chi ha sempre sfruttato la Sardegna).
    Una Regione che dopo aver mostrato orgoglioso disinteresse per la sua Lingua (mi vergogno profondamente di non conoscerla) si riscopre bisognosa di tutelarla negli anni 2000!
    Ci sarebbe tanto da dire…

    Ci sarebbe tanto da dire, ma la foto parla da sola.
    Il Pier nazionale, da sempre portavoce della famiglia Caltagirone (la più potente delle famiglie italiane di costruttori, che possiede mezza Roma e costruisce, mangiandolo, nell’Agro Pontino) con tanto di accompagnamento del figlioletto per far vedere che lui è cattolico e per la famiglia tradizionale (nonostante sia sposato per interesse e divorziato pure!), Napolitano su cui non mi esprimo perché la legge penale italiana non consente di esprimersi in certi modi per non ledere la sua figura, e la Signora Ministro Kyenge, con cui lo Stato italiano cerca di apparire pulito e vicino alle esigenze degli ultimi poveri dell’Italia (purchè non siano italiani, si intende, né quanto meno sardi, ovvio), come se dando la cittadinanza italiana a quei poveri cristi non italiani si risolvesse la loro drammatica situazione, è questo il riformismo e progressismo all’italiana, anzi, all’europea.

    Uno Stato fallito e servo che celebra la sua schiavitù. E pure i Sardi, ovviamente, da bravi Italiani, e soprattutto da bravi Europei, ne vanno orgogliosi!

    Domani è 3 Giugno, altri fallimenti, altri suicidi, altri ammalati, altri sardi morti in Afghanistan pagati per uccidere e bombardare ed inquinare poi commemorati da La Russa a Ciampino dentro una bara, ma non importa, oggi è 2 Giugno e bisogna festeggiare, da domani riprende il funerale quotidiano.

    Amen.

  5. Avatar di Shardana
    Shardana
    giugno 3, 2013 alle 11:19 am

    Uno stato che si ricorda di noi solo per sfruttamento del territorio da dare in pasto ai bravi di turno,alle multinazionali,speculatori,inquinatori?No grazie io non ho niente per cui festeggiare

  1. giugno 2, 2013 alle 2:17 PM

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