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Bocconi avvelenati: indagine in Italia, denuncia in Europa.


Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV) presenta i risultati di un’indagine tra gennaio e maggio sulle vittime di esche avvelenate in Italia. Interrogazione alla Commissione europea. “L’Ue faccia rispettare il divieto dei bocconi in tutta Europa”.

anche a Cagliari, la situazione non è diversa, come abbiamo denunciato nelle scorse settimane.

L’Ue faccia rispettare il divieto comunitario di utilizzare esche avvelenate che in Italia uccidono migliaia di animali ogni anno”. Lo chiede Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e vice presidente dell’intergruppo Benessere degli animali al Parlamento europeo, con un’interrogazione parlamentare alla Commissione europea. “In Italia il fenomeno della disseminazione di esche avvelenate nell’ambiente è ancora oggi molto diffuso. Da un’indagine che ho condotto personalmente tra gennaio e maggio 2012 e basata su semplici segnalazioni di associazioni e notizie a mezzo stampa, sono emersi ben 282 casi di probabile avvelenamento in 11 regioni e 30 province italiane, con una particolare concentrazione di casi in Veneto e in Sicilia”.

L’indagine (consultabile al link sotto riportato), non scientifica ma rilevante per i dati raccolti, registra in totale il coinvolgimento di ben 151 cani, 124 gatti e di alcune specie selvatiche (aquila reale, tasso, storno e colombo). In alcuni casi di avvelenamento è stata accertata la responsabilità di sostanze appartenenti alla categoria dei lumachicidi e degli insetticidi, e anche la stricnina, sostanza dichiarata illegale in Italia. “Purtroppo si tratta solo della punta dell’iceberg delle morti da avvelenamenti che accadono quotidianamente in tutta Italia”, commenta l’Eurodeputato. “Questo fenomeno miete migliaia di vittime tra gli animali selvatici ma potrebbe diventare anche potenzialmente pericoloso per i bambini che entrassero in contatto con questi bocconi”.

Fino a qualche decina di anni fa, le associazioni di cacciatori organizzavano la distribuzione sistematica e programmata dei bocconi avvelenati sul territorio, al fine di eliminare i cosiddetti animali nocivi come volpi, tassi, corvidi e rapaci – spiega Zanoni –Oggi a farne le spese sono anche tanti animali domestici, come cani e gatti, che malauguratamente mangiano queste esche”.

Zanoni chiede l’intervento di Bruxelles alla luce del divieto esplicito di esche avvelenate introdotto dalle direttive Uccelli e Habitat e dalla Legge 157/92. Inoltre il fenomeno non è solamente italiano come evidenzia lo studio internazionale del 2009 “Animal poisoning in Europe” condotto in cinque Stati membri (Italia, Belgio, Francia, Grecia e Spagna) che evidenzia come sia proprio l’avvelenamento una tra le maggiori cause di mortalità della fauna selvatica nei suddetti Paesi.

Per questo motivo è fondamentale che la Commissione intervenga affinché gli Stati membri facciano rispettare una volta per tutte le disposizioni previste in particolare nell’allegato IV della Direttiva 147 del 2009 e dell’allegato VI della Direttiva 43 del 1992 –conclude l’Eurodeputato – Sarebbe inoltre importante disporre di una banca dati europea per valutare l’impatto di tale fenomeno sulla fauna selvatica e protetta in tutti gli Stati membri”.

http://www.andreazanoni.it/it/news/comunicati-stampa/bocconi–avvelenati-indagine-in-italia-denuncia-in-europa.html

 

Ufficio Stampa On. Andrea Zanoni

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Sito www.andreazanoni.it

Twitter Andrea_Zanoni

 

(foto da mailing list animalista)

  1. Avatar di icittadiniprimaditutto
    icittadiniprimaditutto
    luglio 3, 2012 alle 10:11 am

    Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

  2. luglio 4, 2012 alle 3:39 PM

    da Casteddu on line, 4 luglio 2012
    Caccia all’avvelenatore dei cani a Frutti d’Oro, il maniaco delle polpette mortali per i quattrozampe: http://www.castedduonline.it/index.php/cronaca/caccia-allavvelenatore-dei-cani-a-frutti-doro-il-maniaco-delle-polpette-mortali-per-i-quattrozampe/34263

  3. Maggio 28, 2013 alle 2:49 PM

    da La Nuova Sardegna, 28 maggio 2013
    Platamona. Numerosi gatti avvelenati nel residence Riviera di Sorso.

    SASSARI Nelle scorse settimane qualcuno ha disseminato bocconi avvelenati all’interno del Residence Riviera di Sorso. «Ho trovato tre gatti già morti ed altri due agonizzanti – racconta una signora – presentavano segni di avvelenamento, convulsioni e ipotermia. Li ho portati da un veterinario, mentre uno dei gatti morti l’ho consegnato all’Istituto Zooprofilattico di Sassari per l’autopsia». Naturalmente sono stati avvisati i carabinieri di Sorso e le guardie zoofile Ampana, che già erano a conoscenza di altri episodi simili. «I gatti – spiega una residente – vengono nutriti al di fuori delle aree condominiali, sul suolo pubblico, nel rispetto delle norme igieniche, e ho fatti sterilizzare a mie spese. Non capisco il clima di forte intolleranza sia verso questi animali che verso le persone che se ne occupano, e le cose peggiorano nella stagione primaverile ed estiva» . Le indagini sull’avvelenamento sono in corso: il maltrattamento degli animali e la loro uccisione sono perseguiti penalmente anche con la reclusione da tre mesi a un anno e mezzo, o la multa da 3.000 o 15.000 euro.

  4. giugno 30, 2013 alle 1:43 PM

    da L’Unione Sarda on line, 30 giugno 2013
    Monastir, trappole e bocconi avvelenati. Non si ferma la strage di cani e gatti: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2013/06/30/monastir_trappole_e_bocconi_avvelenati_non_si_ferma_la_strage_di_cani_e_gatti-6-320571.html

  5. febbraio 5, 2014 alle 2:50 PM

    da La Nuova Sardegna, 5 febbraio 2014
    Bocconi avvelenati, c’è un altro cane in fin di vita.

    TEMPIO. Dopo la strage di cani uccisi con carne avvelenata, soprattutto nelle periferie e nell’agro più immediato alla città, cominciata circa una ventina di giorni fa, ecco altri episodi di avvelenamenti collettivi. L’ultimo risale a ieri pomeriggio quando una signora, ha portato il suo cane in località Padulaccia, nella zona del Crossodromo “Bruschi”, dove non sono poche le persone che si recano per fare footing assieme ai loro amici a quattro zampe. «Più che correre -, racconta la signora -, stavo passeggiando con il cane a guinzaglio lungo retrattile. Ad un certo punto l’ho visto puntare un cespuglio ai bordi della strada e inizialmente non ci ho fatto caso. Ad un tratto però ho visto il cane accasciarsi al suolo con la bava alla bocca. Ho allora subito realizzato che avesse mangiato qualcosa di velenoso. E così era. Dopo aver provveduto a ricoverare immediatamente il cane, assieme ad altri amici siamo tornati sul posto e abbiamo trovato la zona disseminato di vaschette ricolme di carne freschissima che abbiamo poi scoperto essere stata avvelenata». Nei giorni scorsi con lo stesso sistema dei bocconi avvelenati erano stati uccisi diversi cani nella zona industriale, alla Pischinaccia, nei pressi di Rinaggiu, e nella zona poco a valle di Rinaghjeddu.(a.m.)

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