La “vita da cani” è illecita oltre che ignobile.
Grazie alla preziosa segnalazione della nostra avv. Rossella Ognibene, pubblichiamo una sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti (il c.d. patteggiamento, artt. 444 e ss. cod. proc. pen.) su un grave caso di maltrattamento di altri animali.
Rilevante, in particolare, l’articolazione ampia del capo di imputazione e la decisione della confisca degli altri animali maltrattati con la previsione della successiva assegnazione a richiesta in favore di un’associazione animalista. La vita da cani è illecita oltre che ignobile, in ogni caso, è bene ricordarselo.
Gruppo d’Intervento Giuridico onlus
5418/11 R.G.N.R.
4282/11 R..G. G.I.P.
101/12 Sent. G.I.P.
TRIBUNALE DI PADOVA
UFFICIO DEL GIUDICE PER LE INDAGINI PRELIMINARI
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
SENTENZA DI APPLICAZIONE DELLA PIENA
SU RICHIESTA DELLE PARTI
(Artt. 444 e segg. c.p.p.)
Il Giudice per le indagini preliminari Dott.ssa Sonia BELLO ha pronunciato all’udienza dei 08.02.2012 la seguente
SENTENZA
nel procedimento a carico di:
SCUDELLARO MARIO nato il 10/12/1926 a Anguillara Veneta, residente in Anguillara Veneta, via Pizzoni n.17;
LIBERO/CONTUMACE
Difensore: Avv. GIANLUCA GEMELLI e Avv. CRISTIAN CENTENARO del Foro di Padova, di fiducia.
IMPUTATO
del reato di cui aIl’art. 544 ter C.P. perché, per crudeltà e senza necessità, sottoponeva a sevizie e comportamenti insopportabili i propri 4 cani e cagionava loro lesioni, atteso che gli stessi si trovavano estremamente indeboliti, sottopeso con strofia muscolare e pelo arruffato, indice di scarso nutrimento ed insufficiente attività motoria, con lesioni dermatologiche di tipo cronico, causate da uno stato di detenzione a catena, in particolare detenuto i 2 cani di razza segugio esposti al sole, con poca acqua e sporca legati ad una corta catena arrugginita della lunghezza di 2 metri, con escrementi a terra e con poche crocchette in una ciotola fatiscente e maleodorante; un cane rinchiuso in un piccolo recinto legato ad una corta catena, circondato da escrementi, con scarsa acqua e sporca, con crocchette vecchie sparse nella polvere ed infine detenuto un cane richiuso in una vecchia e decadente rimessa, al buio e legato ad una corta corda di 2 metri circondato da arnesi appuntiti, con occhi vistosamente arrossiti e gonfi.
In Anguillara Veneta fino al 9 maggio 2011, data del sequestro degli animali.
MOTIVAZIONE
La richiesta formulata dalle parti ai sensi dell’art.444 c.p.p. merita accoglimento.
SuIla base degli atti contenuti nel fascicolo si deve ritenere che la qualificazione giuridica del fatto e l’applicazione e la comparazione della circostanze prospettate della parti sono corrette. Con riferimento alla pena richiesta: pena base € 6000 di multa, riconosciute all’imputato le attenuanti generiche, in considerazione del comportamento processuale, con riduzione a € 4000, diminuita per il rito ad € 2700 di multa, pena sospesa.
Stimata dunque congrua la pena richiesta dalle parti.
Ritenuto che non ricorrano i presupposti per il proscioglimento previsti dal disposto di cui all’art.129 c.p.p., tenuto come di quanto emerge dagli atti in particolare dall’informativa della Guardia Zoofile.
Con riferimento agli animali in sequestro si dispone la confisca e la vendita salvo assegnazione ad associazione legittimata che ne faccia richiesta.
PER QUESTI MOTIVI
Visti gli artt. 444 e ss. c.p.p.
Su richiesta della parti applica nei confronti di SCUDELLARO Mario, riconosciute le attenuanti generiche, la pena di € 2700 di multa, pena sospesa.
Confisca degli animali in sequestro.
Padova 8.2.2012 Il Giudice per le indagini Preliminari
Dott.ssa Sonia Bello

Finché la pena sarà così risibile e per di più SOSPESA, i troppi vigliacchi che considerano i nostri fratelli animali “cose inanimate” purtroppo continueranno a delinquere.
Concordo sulla risibilità della pena e sulla presa in giro della sua sospensione. Però, condannando in questo modo il colpevole, non si fà nulla per evitare che, in futuro, commetta simili azioni. E’ necessaria un’azione congiunta di rieducazione del colpevole, a carico della collettività. Penso alle molte associazioni animaliste, che avrebbero sicuramente caro poter applicare innovative tecniche pedagogiche, logicamente ove i colpevoli venissero loro consegnati per un periodo di “apprendimento”. Mi offro volontario.
Il maltrattamento degli animali, prima che un reato penale per il quale i PM non dovrebbero accettare kil patteggiamento riduci pena, E’ UN ATTO DI INCIVILTA’ E DI CRUDELTA’ MENTALE che riguarda anche tutti coloro che sanno, vedono e fanno finta di non vedere e non sentire. Anche questa è una forma di omertà mafiosa!!!
La sentenza è UNA VERA BARZELLETTA!
L’imputato è contumace,imputato del reato di cui all’art.544ter, crudeltà senza necessità, ma ciò fa scrivere alla Giudice delle indagini preliminari che la richiesta di patteggiamento “MERITA ACCOGLIMENTO” riducendo la pena base prevista da 6000euro di multa, riconoscendo le attenuanti generiche (qualk?) ed in considerazione del comportamento processuale (essere contumace, quindi, premia?) con la riduzione della pena, già di per sè ridicola, a 4000euro diminuita a 2700€ di multa PENA SOSPESA.
Vorrei chiedere a codesta giudice di dirci, per cortesia, se invece di 4 cani fossero stati i suoi 4 figli ad essere “seviziati” da cagionare loro lesioni, indebolimento, sottopeso con atrofia muscolare indice di scarso nutrimento ed insufficiente attività motorias, lesioni dermatologiche, stato di detenzione a catena, esposti al sole con poca acqua sporca legati ad una catena arruginita lunga 2 metri, ecc. , avrebbe accettato il patteggiamento ed emesso una simile sentenza?
Ottenuta la sua risposta, le direi di vergognarsi e di ricordare c he spesso i cani hanno più dignità degli imputati che lei, a cuor leggero, premia con una sentenza risibile per la sua assoluta inefficacia.
Io li manderei in galera! Nessuna multa può risarcire vite innocenti!
Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
il P.M. e il G.I.P. non possono che applicare la legge e la legge (art. 544 ter cod. pen.) prevede, purtroppo, pene contenute per il reato contravvenzionale di “maltrattamento di animali” (vds. http://it.wikipedia.org/wiki/Maltrattamento_di_animali).
E’ importante la previsione della confisca degli “altri” animali e la possibilità di affidamento a un’associazione (animalista) riconosciuta, disposizione tutt’altro che scontata (e non prevista specificamente dalla norma di legge).
L’applicazione delle attenuanti, dello “sconto” e della sospensione della pena dipendono anch’esse in buona sostanza dalla legge.
Ed è la legge che andrebbe inasprita.
io toglierei il video.
Purtroppo quando si vede un bambino o un ragazzino compiere degli atti crudeli nei confronti degli animali parecchi adulti non intervengono con la necessaria severità ma con una sgridata tiepida del tipo”sono piccoli”Piccoli mastri si,che diventeranno grandi mostri se non vengono fermati.Non ci vuole molto:basta dire”ma a te piacerebbe?Se dalle loro ferite fuoriesce del sangue e si lamentano non pensi che soffrano come te?”Vi assicuro i piccoli perdono tutta la loro boria. i grandi invece……
da La Nuova Sardegna, 8 luglio 2012
OLBIA, MASSACRATI SUBITO DOPO LA NASCITA. Nel cassonetto 11 cagnolini otto non sopravvivono. (Antonello Palmas)
OLBIA. Mentre ancora arde la polemica per il massacro di randagi attuato dal governo ucraino per ripulire le strade in occasione degli Europei di calcio, un episodio ricorda che anche in Sardegna la barbarie prosegue tutti i giorni, ma in silenzio, senza suscitare clamori internazionali. Una cucciolata appena nata è stata rinvenuta da un gruppo di turisti in via Vittorio Veneto, chiusa dentro un sacchetto di plastica nera, dentro un cassonetto. Ma non prima di averle riservato un trattamento disumano: i cuccioli sono stati sbattuti con violenza nel tentativo di ucciderli. I turisti che passavano nella via hanno casualmente sentito i loro guaiti facendo la terribile scoperta. Erano undici cagnetti, a giudicare dal pelo arruffato nati da poco, ne sono sopravvissuti solo tre, di cui si sta occupando la Lida di Olbia. Gli altri sono morti e la causa è evidente, viste le tumefazioni e le macchie di sangue sui corpicini. «Stanno lottando per sopravvivere, e noi con loro – dice la responsabile Cosetta Prontu –. Non riesco a spiegare il dolore terribile che ci procura questo gesto. Queste creature non solo sono state strappate alla madre ma sono state tramortite sbattendole chissà dove». Afferma che solo un folle può compiere un gesto del genere, ma sa benissimo che, soprattutto nell’ambiente rurale (ma non solo, la pratica è diffusissima), atti come questo sono tristemente all’ordine del giorno. Probabile che il proprietario di qualche fondo agricolo, che non ha la cultura della prevenzione o non vuole spendere i soldi per la sterilizzazione, abbia atteso il parto per poi strappare i cuccioletti alla mamma e gettarli via. Succede spesso che uno venga risparmiato per consentire alla cagna di smaltire il latte. Per la Lida, che gestisce il Rifugio dei fratelli minori, con 700 sfortunati ospiti, la soluzione c’è: «Dobbiamo fermare questo massacro, vorrei sapere dai dirigenti della Regione Sardegna che fine hanno fatto i due milioni di euro, fermi dal 2008, stanziati per le campagne di sterilizzazione Il primo milione fu distribuito a Comuni e associazioni, ma in maniera disordinata (Olbia ebbe gli stessi fondi di Padru). Gli altri due milioni sono fermi, nonostante la riapertura del bando. Questa tragedia si può fermare solo con la sterilizzazione dei cani di proprietà, di quelle famiglie che non possono farlo. Dobbiamo cambiare la mentalità di questi soggetti “pericolosi” per se stessi e per la nostra società. Se il pianto di queste creature ci ha scosso, allora battiamoci affinché il massacro cessi, battiamoci per far ottenere loro una dignità».
da La Nuova Sardegna, 10 luglio 2012
LIDA. Tutti morti i cuccioli pestati e poi gettati dentro un cassonetto.
OLBIA. Nonostante le cure dei volontari della Lida, sono morti anche i tre cuccioli sopravvissuti della cucciolata di undici trovata alcuni giorni fa da alcuni turisti in un cassonetto di via Vittorio Veneto, gettati nella spazzatura dopo essere stati pestati a sangue. Due maschietti, forse per i traumi subiti o per il distacco traumatico dalla madre, sono morti già domenica; la femminuccia ha resistito sino a ieri. «È necessario sbloccare i 2 milioni di euro destinati alla lotta al randagismo e alla sterilizzazione dei cani, stanziati nel 2008 dalla Regione» dice Cosetta Prontu, della Lida olbiese. (apal)
era ora!
A.N.S.A., 18 luglio 2012
Stop a beagle come cavie, sequestrato allevamento Green Hill. Operazione della Forestale contro l’azienda bresciana che alleva cani per i laboratori di vivisezione: http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/associata/2012/07/18/GREEN-HILL-FORESTALE-SEQUESTRA-ALLEVAMENTO-BEAGLE-_7201510.html
roba da delinquenti!
da La Nuova Sardegna on line, 25 luglio 2012
Nuoro, randagio ucciso a colpi di pistola. Rabbia e lacrime in via Semidei per la fine di un cagnetto. Sono intervenuti i residenti, un veterinario e i carabinieri: http://lanuovasardegna.gelocal.it/nuoro/cronaca/2012/07/25/news/nuoro-randagio-ucciso-a-colpi-di-pistola-1.5453915