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Stop all’inquinamento elettromagnetico a Bolotana!


Bolotana, Via Fermi, traliccio con ripetitori telefonici

Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra, in seguito a varie segnalazioni provenienti da cittadini preoccupati, hanno inviato (26 aprile 2012) una richiesta di informazioni a carattere ambientale e adozione degli opportuni interventi alle competenti amministrazioni (tra le quali il Sindaco di Bolotana, l’Assessore per la tutela dell’Ambiente della Provincia di Nuoro, l’A.R.P.A.S.) relativamente all’operatività di un traliccio ospitante stazioni radio base Telecom e Vodafone, nonché di una cabina di trasformazione dell’energia elettrica Enel (denominata “Buoncammino”, di potenza non conosciuta) nella via Fermi, in Comune di Bolotana (NU), in piena zona residenziale.

Presso questi suddetti impianti producenti emissioni elettromagnetiche parecchi bambini giocano normalmente ed è già stata inoltrata in proposito al Comune di Bolotana una petizione popolare sottoscritta da numerosi residenti.

Si ricorda che la normativa attualmente vigente, fissa i limiti di esposizione e i valori di attenzione per la prevenzione degli effetti a breve termine e dei possibili effetti a lungo termine nella popolazione dovuti alla esposizione ai campi elettromagnetici generati da sorgenti fisse con frequenza compresa tra 100 kHz e 300 GHz e fissa, inoltre, gli obiettivi di qualità, ai fini della progressiva minimizzazione della esposizione ai campi medesimi e l’individuazione delle tecniche di misurazione dei livelli di esposizione. Inoltre, com’è noto, anche l’Unione Europea, come risulta dalla raccomandazione del Consiglio, ritiene imperativo proteggere i singoli cittadini dagli effetti negativi certi sulla salute, che possono derivare dall’esposizione a campi elettromagnetici.

Bolotana, Via Fermi, cabina di trasformazione dell'energia elettrica

Per tali motivi, le associazioni ecologiste hanno chiesto alle amministrazioni competenti quali siano le tecnologie operate (GSM, UMTS, LTE, ecc), le classi di potenza nelle quali rientrano gli apparati trasmittenti delle suddette stazioni radio-base e il diagramma di irradiazione delle schiere di antenne, nonchè lo svolgimento degli opportuni controlli relativi ai campi elettromagnetici prodotti dall’impianto in questione e l’adozione dei provvedimenti correttivi e sanzionatori che si rendessero necessari in seguito agli opportuni accertamenti, in base a quanto stabilito dalla legge n. 36/2001, segnalando anche l’opportunità, al fine di una soluzione definitiva, improntata al principio di precauzione, di un trasferimento in altro sito idoneo delle stazioni radio base e dell’impianto di trasformazione dell’energia elettrica.

Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra

Bolotana, Via Fermi, traliccio con ripetitori e cabina di trasformazione

(foto per conto GrIG)

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  1. icittadiniprimaditutto
    aprile 26, 2012 alle 8:45 am

    Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

  2. argiolasfabio
    aprile 27, 2012 alle 12:38 am
  3. Maggio 1, 2012 alle 1:31 PM

    da La Nuova Sardegna, 1 maggio 2012
    BOLOTANA. Le associazioni ecologiche contro l’antenna Telecom. (Federico Sedda)

    BOLOTANA. Le associazioni ecologiste “Gruppo di intervento giuridico” e “Amici della terra” sono intervenute per chiedere informazioni ambientali riguardanti l’antenna della telefonia mobilie di proprietà della Telecom installata a Bolotana, in via Fermi, in pieno centro abitato. A segnalare la pericolosità dell’impianto a causa della diffusione di onde elettromagnetiche è stata una petizione al sindaco Francesco Manconi con oltre cinquecento firme. Le due associazioni ecologiste hanno ora segnalato al comune di Bolotana, all’assessore all’Ambiente della provincia di Nuoro e all’Arpas regionale la pericolosità del traliccio per la salute pubblica, chiedendo informazioni tecniche sulle emissioni e l’adozione degli opportuni interventi per allontanare l’impianto. «Nei pressi della stazione radio che produce emissioni elettromagnetiche – si legge nel documento – giocano normalmente molti bambini, come segnalato nella petizione popolare». «Si ricorda, inoltre, che la normativa vigente fissa i limiti di esposizione e i valori di attenzione per la prevenzione degli effetti a breve termine e dei possibili effetti a lungo termine nella popolazione dovuti all’esposizione ai campi elettromagnetici generati da sorgenti fisse». Da qui la richiesta del Gruppo di intervento giuridico e degli Amici della terra di rendere note «le tecnologie operate, le classi di potenza nelle quali rientrano gli apparati trasmittenti e il diagramma di irradiazione delle antenne e l’adozione dei provvedimenti che si rendessero necessari improntati anche al principio di precauzione con il trasferimento della stazione radio in un altro sito idoneo».

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