Campi avvelenati a Molvena (VI)?
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico, in seguito a diverse segnalazioni di cittadini preoccupati, ha inoltrato (23 marzo 2012), una richiesta di informazioni a carattere ambientale e di opportuni intterventi all’A.R.P.A.V., al Responsabile del Servizio Suolo Rifiuti Acqua della Provincia di Vicenza, al Comune di Molvena e al N.O.E. dei Carabinieri di Treviso, relativamente all’utilizzo di prodotti potenzialmente pericolosi per l’ambiente, per le risorse idriche, per le colture, per le attività di allevamento e, conseguentemente, per la salute dell’uomo e degli animali, in un terreno adibito alla coltivazione di bambù, a ridosso della via Costabernardo, nel Comune di Molvena (VI).
L’utilizzo di sostanze inquinanti di origine non meglio identificate sarebbe confermata dalla presenza di diversi cartelli con la scritta “terreno avvelenato” e l’immagine di un teschio su tibie incrociate, simbolo generalmente identificativo di sostanze tossiche o molto tossiche.
Nell’ipotesi in cui sul terreno in questione siano stati effettuati trattamenti con prodotti fitosanitari, si rammenta che, in base a quanto stabilito dal D.P.R. n. 290/01, l’acquisto e l’impiego di prodotti fitosanitari classificati molto tossici, tossici o nocivi, può avvenire solo da parte di coloro che siano muniti di apposita autorizzazione rilasciata dall’ufficio regionale competente (art. 25 del D.P.R. 290/2001) come chiarito anche dalla Guida per il corretto impiego dei prodotti fitosanitari elaborata dalla Regione Veneto in collaborazione con l’Azienda regionale Veneto Agricoltura. L’utilizzo di sostanze diserbanti prevede specifiche modalità di esecuzione, relativamente sia alla sicurezza dell’operatore che provvede alla distribuzione sia all’area da sottoporre a trattamento (che andrebbe opportunamente delimitata, in modo da evitare qualunque contaminazione nei confronti di persone non adeguatamente protette o animali) ed in caso di distribuzione in aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano, quali corsi d’acqua o pozzi, dovrebbe essere predisposta ed osservata una opportuna fascia di rispetto (ai sensi dell’art. 94, comma 4°, lettera c) del decreto legislativo n. 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni).
Il decreto legislativo n. 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni pone divieti di scarico sul suolo, sugli strati superficiali del sottosuolo, nelle acque sotterranee e nelle acque superficiali e prevede sanzioni amministrative e penali nei confronti di chi violi le indicate prescrizioni. L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico auspica che le amministrazioni competenti attivino in tempi brevi tutti i controlli necessari a tutelare la salute dei cittadini e agevolino lo sviluppo di un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e dell’uomo.
Gruppo d’Intervento Giuridico
(foto P.B., M.Z., archivio GrIG)


Reblogged this on i cittadini prima di tutto.
il Comune di Molvena – Ufficio tecnico, con nota n. 1855 del 3 aprile 2012, ha comunicato di aver compiuto un sopralluogo e di aver verificato che i cartelli sono presenti da tempo sul campo con l’unico scopo di scoraggiare furti di bambù. Non è presente alcun trattamento diserbante o fitosanitario.
Solo un simpatico “procurato allarme” da parte di chi ha posto i cartelli 😉