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La Consulta del Parco geominerario sulla Sella del Diavolo!


 

Domenica 30 ottobre 2011 è in programma un’escursione guidata sul sentiero naturalistico e archeologico della Sella del Diavolo (Cagliari) per i soci e i simpatizzanti delle associazioni e comitati aderenti alla Consulta delle associazioni ambientaliste e culturali del Parco geominerario, storico, ambientale della Sardegna, accompagnati dalle guide volontarie delle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra, nell’ambito del programma divulgativo curato dal prof. Antonello Fruttu.

Naturalmente chiunque volesse partecipare è il benvenuto!

La Consulta delle associazioni ambientaliste e culturali è impegnata da tempo nella denuncia delle gravi condizioni di abbandono e immobilismo in cui versa da anni il  Parco geominerario, storico, ambientale della Sardegna

Fra le numerosissime escursioni guidate svolte, sono ormai parecchie quelle dedicate a studenti dei vari gradi di istruzione, chi fosse interessato (al pari di gruppi e comitive) può contattarci all’indirizzo di posta elettronica grigsardegna5@gmail.com.

Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra

Cagliari, Sella del Diavolo, ruderi della Torre costiera del Poetto

COMUNICATO Consulta CAU SULL’ESCURSIONE ALLA SELLA DEL DIAVOLO

(foto Consulta Ass.ni, S.D., archivio GrIG)

  1. aprile 14, 2012 alle 9:18 PM

    da La Nuova Sardegna, 14 aprile 2012
    Geoparco sotto inchiesta per le consulenze esterne.
    Iglesias, la Forestale sequestra i documenti del biennio 2007-2008 Parcelle per 1,3 milioni di euro, ma alcuni incarichi non sarebbero stati eseguiti. (Erminio Ariu)

    IGLESIAS Mentre il Geoparco rischia di morire d’inedia (è commissariato e ha gravi difficoltà finanziarie) la Procura ha avviato una indagine sugli atti relativi ad alcuni anni fa. Sotto la lente di ingrandimento le delibere, un’enorme pila di carte, riguardanti le consulenze esterne proposte nel biennio 2007-2008 dal Parco geominerario storico ed ambientale della Sardegna. Sono state prelevate dagli uomini del Corpo forestale, su mandato della Procura di Cagliari che ha avviato un’inchiesta sugli incarichi – a professionisti o enti – che hanno finito per far pagare parcelle per oltre 1,3 milioni di euro. Senza destare clamore i forestali hanno richiesto e fotocopiato tutte le carte riguardanti gli incarichi professionali, affidati a docenti universitari o a liberi professionisti, che non hanno avuto seguito in termini operativi. Nonostante la massima riservatezza degli autori del blitz, l’interesse maggiore sembra sia stato riservato alla realizzazione del sito web del Parco, al ripristino dei tracciati ferroviari Iglesias-Gonnesa e Gonnesa-Fontanamare. Del primo tronco ferroviario rimangono visibili e percorribili alcuni tratti e due gallerie, mentre della vecchia strada ferrata, con capolinea Fontanamare, non c’è più traccia.Gli agenti forestali hanno setacciato quasi tutto il malloppo delle delibere riguardanti gli affidamenti e incarichi esterni riguardanti l’assistenza giuridico-legale e l’assetto geologico del Parco; il progetto del tracciamento ferroviario Siliqua-Calasetta, quello riguardante la strada ferrata Masua-Porto Flavia e Naracauli-Piscinas. In due anni praticamente il Parco geominerario ha approntato tutte le carte tecniche per ridare lustro alle vecchie ferrovie utilizzate per trasferire i mineraliai punti d’imbarco sulla costa. Un altro punto di interesse è risultata la delibera per la ricerca e il recupero del pontile di Cala Domestica che un tempo, attraverso la strada su rotaie, aveva come capolinea la miniera di Acquaresi e come terminal il magazzino dei minerali nella suggestiva cala tra Buggerru e il territorio di Iglesias. Fuori dal territorio dell’Iglesiente gli uomini della Forestale hanno preso in fotocopia il piano di caratterizzazione del bacino del Rio Mannu in comune di Narcao. L’acquisizione dei documenti non è stata un’impresa facile, nonostante la manifesta disponibilità dei responsabili del Parco geominerario e dei funzionari. Non è stato trovato il piano socioeconomico dell’ente pubblico, costato parecchio. E’ stata rinvenuta negli archivi dell’ente la delibera di affidamento dell’incarico e la documentazione del pagamento degli onorari, ma negli scaffali di via Monteverdi, sede del Geoparco, non c’è traccia dell’importante documento. Le ricerche quindi continueranno fino al ritrovamento del piano. I responsabili attuali del Parco geominerario non hanno ritenuto opportuno rilasciare dichiarazioni sull’operato del Corpo forestale che sembra intenzionato a proporre altre visite e a fare altri prelievi di documenti. E a proposito di ricerca e studi di fattibilità dei porti minerari, da poco anche la Provincia ha ricevuto lo studio di recupero e riqualificazione del sistema degli approdi della costa iglesiente.

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