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Come ti taglio la foresta tropicale, in Cambogia.


Nella Cambogia post comunista la deforestazione illegale e legale è pratica quotidiana ed è dura la vita di chi vi si oppone.    La pressione internazionale può giocare un ruolo positivo molto importante per fermare disastri ambientali e sociali.

Gruppo d’Intervento Giuridico

da www.salvaleforeste.it, 26 agosto 2011

Cambogia: arrestate Avatar!

Circa 300 abitanti del villaggio si sono riuniti per pregare in un santuario buddista, lungo il fiume a Phnom Penh, al di fuori del Palazzo Reale. Molti di loro si erano dipinti il volto per rappresentare una versione cambogiana del film “Avatar”, racconta la battaglia per salvare la foresta dallo sfruttamento commerciale. Gli abitanti dei villaggi si sono riuniti nella capitale per informare quello che accade nelle aree rurali, dove ampi tratti di foresta vengono ceduti a imprese cambogiane ed estere. Il Centro cambogiano per i diritti umani, una associazione locale, ha pubblicato un rapporto che mostra come almeno il cinque per cento dei terreni di tutto il paese negli ultimi quattro anni è stato conteso tra locali e imprese, e stima che 47.000 famiglie siano a rischio.  Una zona tra le più minacciate  è la foresta di Prey Lang, la più vasta della regione. Larghi tratti di questa foresta non sono protetti e di recente sono stati assegnati a piantagioni di gomma.  Oltre 100 abitanti del villaggio sono stati arrestati per dalle autorità di cambogiane per aver distribuito volantini sugli impatti delle concessioni. La polizia ha affermato che la distribuzione dei volantini avrebbe “disturbato l’ordine sociale”.  Tre associazioni cambogiane, il Centro cambogiano per i Diritti Umani (CCDU), il Community Legal Education Center (CLEC) e la Lega cambogiana per la Promozione e Difesa dei Diritti Umani (LICADHO) hanno rilasciato un comunicato stampa di protesta contro l’arresto degli abitanti dei villaggi.

Cambogia: vietato protestare in difesa della foresta.

Gli abitanti di un villaggio cambogiano che si battono per salvare la loro foresta dall’invasione delle piantagioni di gomma, sono stati censurati dal governo locale. Le autorità locali hanno impedito ai 400 abitanti del villaggio cambogiano di protestare presso la sede della dell’impresa vietnamita CRCK, che ha ottenuto una concessione per piantare gomma abbattendo a zero la foresta primaria, che assicura al villaggio i mezzi di sussistenza. Le autorità hanno dichiarato di temere violenze. Ma il rappresentante del villaggio, Chheang Vuthy, ha dato al Cambodia Daily una versione diversa: “Gli abitanti del villaggio non avevano alcuna intenzione violenta. L’impresa però non deve abbattere la loro foresta, anche se ha ottenuto dal governo una licenza, perché questa foresta rappresenta il a mezzo di sostentamento della popolazione”. Il governo cambogiano ha rilasciato all’impresa produttrice di gomma una concessione su oltre 6.000 ettari della foresta di Prey Lang. La foresta di Prey Lang si estende su 200.000 ettari, tra il Mekong e Stung Sen. Quasi metà della foresta è ancora intatta, un’incredibile rarità nel Sud-est asiatico. Tigri, elefanti asiatici, banteng, gaur, e orsi neri asiatici sono tutti ancora presenti a Prey Lang. In tutto, vi vivono tra 26 e 50 specie di mammiferi, uccelli o rettili in via di estinzione. Ma le autorità provinciali hanno ribattezzato Land Prey ‘foresta noiosa’. Oltre che alla sua fauna, questa foresta assicura risorse vitali a un quarto di milione di persone, In una conferenza stampa tenuta da un gruppo composto da oltre 100 organizzazioni non governative locali, gli abitanti del villaggio hanno detto che le autorità stanno praticando l’intimidazione per fermare le proteste, e hanno richiesto alla polizia di raccogliere i nomi delle persone più attive nella protesta: “[La polizia] ha cercato di trovare tutti modi per minacciarci, ma abbiamo protestato ugualmente, per salvare la foresta di Prey Lang,” ha detto il Chheang Vuthy al Phnom Penh Post. Governatore del distretto di Sandan, Sim Vanna, ha negato di essere a conoscenza del fatto che la polizia  abbia avuto l’incarico di raccogliere i nomi degli abitanti dei villaggi.  Le autorità locali dicono che la concessione forestale non si trova in terreni demaniali, e quindi si tratta di un’area destinata allo sviluppo. Ma i manifestanti dicono le imprese coinvolte non si sono comportate in modo corretto: “La foresta è abbattuta con i bulldozer senza che sia stato realizzata la necessaria valutazione di impatto ambientale, – spiega Chet Ton, un attivista di una associazione locale, ha detto al Cambodia Daily – e le imprese cercano di nascondere [informazioni].”  Il deputato nazionale Son Chhay si è appellato al Presidente dell’Assemblea Nazionale Heng Samrin affinché aiuti gli abitanti dei villaggi: “Mi appello a Lei, in qualità di Presidente dell’Assemblea Nazionale, affinché utilizzi il potere  legislativo per interrompere la distruzione  delle foreste Khmer da parte di imprese vietnamite, al fine di preservare ciò che resta della foresta per le prossime generazioni”. Cambogia sta vivendo un boom di gomma dopo che la vietnamita Rubber Enterprise Federation (VREF) ha investito 600 milioni di dollari. Alla VREF sono stati assegnati 100.000 ettari nel 2009 e si prevede che ne otterrà altri 70.000 entro il 2012, secondo quanto riferisce il Phnom Penh Post. Tuttavia, il Primo Ministro della Cambogia, Hun Sen, ha messo unn guardia contro gli eccessi nelle piantagioni di gomma: “La gomma è a un buon prezzo, ma è [sbagliato] per noi ad abbattere gli alberi alti alla gomma vegetale –  ha detto agli studenti universitari – Possiamo proteggere la foresta per mitigare il cambiamento climatico”. Bel discorso. Peccato che lo stesso Primo Ministro ha recentemente firmato oltre 9.000 ettari di foresta nel mezzo del parco nazionale di Vereak Chey per la conversione in piantagioni di gomma malgrado si tratti di una zona protetta.

  1. Avatar di paolo
    paolo
    settembre 6, 2011 alle 11:52 am

    dubito che la specie umana sarà a rischio di estinzione, purtroppo……….

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