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Il “mistero buffo” della Commissione regionale per il paesaggio continua.


Sardegna, paesaggio agrario

Come abbiamo avuto modo di scrivere nei mesi scorsi, la Giunta regionale sarda, con la deliberazione n. 26/1 del 13 giugno 2012 (per settimane non visibile sul sito istituzionale web della Regione autonoma della Sardegna) ha nominato la Commissione regionale per il paesaggio, importante organo di supporto, proposta e parere in tema di tutela del paesaggio (artt. 137 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), nonché – in Sardegna – per l’emanazione dei pareri vincolanti in materia di interventi nella fascia di tutela integrale dei mt. 300 dalla battigia marina in base al c.d. piano per l’edilizia (legge regionale n. 4/2009).

Per il rinnovo, come previsto dalla legge, è stata richiesta alle associazioni di protezione ambientale riconosciute l’indicazione di “una terna di soggetti con qualificata, pluriennale, documentata professionalità ed esperienza nella tutela del paesaggio” fra cui la Giunta regionale avrebbe scelto un componente.

La richiesta è stata effettuata con nota Direzione generale della pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia n. 11309 del 28 febbraio 2012.

Secondo quanto reso noto dalla Regione autonoma della Sardegna, quale rappresentante designato nell’ambito della terna “ambientalista” è stato nominato un certo ing. Alberto Piras, assolutamente sconosciuto fra le associazioni ecologiste e nel mondo ambientalista.

Le uniche associazioni destinatarie della richiesta che hanno effettuato le designazioni entro il termine assegnato di 60 giorni sono state Italia Nostra (che ha disegnato la dott.ssa Maria Paola Morittu) e Legambiente (che ha disegnato l’ing. Vincenzo Tiana), come emerge anche dalla medesima deliberazione Giunta regionale n. 26/1 del 13 giugno 2012.

A una richiesta delle associazioni Italia Nostra e Legambiente (18 luglio 2012), è rapidamente pervenuta la risposta (nota n. 42805 del 18 luglio 20129 da parte del Direttore generale della pianificazione urbanistico territoriale e della vigilanza edilizia, nonché Presidente della Commissione regionale per il paesaggio, Marco Melis:  l’ing. Alberto Piras è stato designato dall’associazione ambientalista “Ambiente è Vita Sardegna”, con lettera n. 1340 del 13 giugno 2012.

Quindi, ben oltre i 60 giorni richiesti e – guarda caso – il medesimo giorno della deliberazione n. 26/1 del 13 giugno 2012, che – per l’occasione – cambia anche il testo disponibile sul sito web istituzionale (qui la deliberazione Giunta regionale  n. 26/1 del 13 giugno 2012, II versione), passando da “sono pervenute … le indicazioni delle associazioni ambientaliste Italia Nostra e Legambiente” a un generico e rassicurante “sono pervenute … le indicazioni delle associazioni ambientaliste”!

In questi giorni, arriva l’ennesimo colpo di scena nel “mistero buffo”: il rappresentante dei Beni culturali non partecipa all’insediamento dell’organo consultivo e l’ufficio legislativo e afferma che la Regione sarda non può stabilire con una legge come dev’essere e come deve operare la commissione del paesaggio perché nello statuto autonomo non è prevista una potestà legislativa di questo tipo.  Il mistero s’infittisce, vedremo come andrà a finire.

                                                            Gruppo d’Intervento Giuridico onlus

 

 

qui la risposta della Direzione regionale per i Beni culturali e il Paesaggio per la Sardegna: nota n. 4946 del 2 agosto 2012
qui la nota del Ministero per i Beni e Attività Culturali – Ufficio legislativo n. 9335 del 23 maggio 2012.

Sardegna, Giara, bosco mediterraneo

La Nuova Sardegna 4 agosto 2012

Commissione paesaggio: altolà di Roma a Cappellacci.
Cagliari, il rappresentante dei Beni culturali ha disertato l’insediamento dell’organo consultivo e l’ufficio legislativo dice: «Attenetevi al Codice Urbani».

di Mauro Lissia

CAGLIARI. La Regione sarda non può stabilire con una legge come dev’essere e come deve operare la commissione del paesaggio perché nello statuto autonomo non è prevista una potestà legislativa di questo tipo. Lo statuto prevede che il massimo ente pubblico isolano possa legiferare su edilizia e urbanistica, mentre la tutela del paesaggio resta una competenza esclusiva dello Stato. Se poi, come ha deciso la Corte Costituzionale nel 2002, alle regioni a statuto speciale può essere attribuita la potestà di imporre vincoli paesaggistici, questo deve avvenire «in armonia con la Costituzione e coi principi dell’ordinamento, nonchè delle norme fondamentali e di riforma economico-sociale». Non solo: anche per costituire la commissione regionale del paesaggio è indispensabile attenersi a quanto previsto dal Codice Urbani, che resta il solo riferimento legislativo per i criteri della sua composizione. E’ con questo parere, espresso dall’ufficio legislativo del ministero per i Beni culturali diretto da Paolo Carpentieri, che la direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Sardegna ha lanciato l’altolà all’amministrazione Cappellacci: niente mani sul paesaggio, ogni modifica al piano paesaggistico regionale dev’essere in linea perfetta con il Codice Urbani, nella commissione paesaggio devono essere rappresentate le associazioni ambientaliste accreditate. Ancora più chiaro il messaggio contenuto nella nota trasmessa dal direttore regionale Maria Assunta Lorrai alle associazioni Italia Nostra e Legambiente: in dieci righe diffuse anche sul sito istituzionale del ministero (www.sardegna.beniculturali.it) la dirigente risponde ai dubbi manifestati dagli ambientalisti sulla legittimità della commissione paesaggio appena varata dal governo Cappellacci precisando che «il direttore regionale e i sovrintendenti competenti hanno ritenuto di non partecipare al suo insediamento in data 19 luglio 2012, ciò in considerazione delle valutazioni rese dall’ufficio legislativo del Mibac in ordine alla composizione e alle funzioni della commissione istituita col decreto del 16 febbraio 2012». I dubbi riguardavano anche la composizione dell’organo consultivo, dove le associazioni culturali ed ecologiste storiche sono state escluse e al loro posto è comparsa all’ultimo istante Ambiente e Vita, suscitando l’attenzione della Procura della Repubblica. Qui il parere di Carpentieri, un’autorità in meteria di paesaggio, richiama quanto prevede il Codice Urbani e taglia corto sulla possibilità che la Regione possa nominare due componenti al di fuori dalle «terne» previste dalla legge statale. Per capire: la Regione avrebbe dovuto scegliere il rappresentante degli ambientalisti fra i due che erano stati proposti nei termini, quindi Vincenzo Tiana di Legambiente o Maria Paola Morittu di Italia Nostra. La terza scelta formalizzata dagli uffici regionali – Alberto Piras, dell’associazione fantasma Ambiente e Vita – sarebbe dunque illegittima. La norma del 2009 che istituisce la commissione paesaggio viene infine bocciata dall’ufficio legislativo del ministero «nella parte in cui estende i compiti dell’organismo al supporto tecnico-scientifico e alla consulenza dell’amministrazione»: per Carpentieri questo passaggio de piano-casa è incostituzionale e andrebbe abrogato.

(foto archivio GRIG)

  1. Avatar di icittadiniprimaditutto
    icittadiniprimaditutto
    agosto 4, 2012 alle 4:34 PM

    Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

  2. Avatar di capitonegatto
    capitonegatto
    agosto 4, 2012 alle 10:14 PM

    Non viene spiegato perche’ I.N. e L.A. hanno impiegato ben 100 giorni per dare i loro nominativi ( dal 28.02 al 13.06 ), e neanche concordanti.
    E poi questo misunderstandig sui comunicati e loro comprensione e applicazione la dicono lunga sull’arretramento culturale e scarsa lealta’ tra tutti gli attori.

    • agosto 4, 2012 alle 10:42 PM

      Italia Nostra e Legambiente hanno fatto le rispettive nomine entro i 60 giorni previsti dalla richiesta. Il motivo per cui le associazioni ambientaliste riconosciute non hanno designato una terna univoca va chiesto a loro.
      Cosa ben diversa, però, è la nomina farlocca fatta dalla Regione autonoma della Sardegna di un ulteriore nominativo in condizioni che definire “opache” è solo un complimento.

  3. agosto 28, 2012 alle 3:03 PM

    da La Nuova Sardegna, 28 agosto 2012
    INCHIESTA della procura. Commissione del paesaggio: perquisita “Ambiente é Vita”. (Mauro Lissia)

    CAGLIARI. La Procura ha perquisito la sede di Ambiente é Vita, la fantomatica associazione ecologista di cui fa parte Alberto Piras, l’ex funzionario scelto dalla Regione per integrare la commissione del paesaggio in base a criteri che Italia Nostra, Legambiente, WWf, Gruppo di Intervento Giuridico e Amici della Terra hanno contestato aspramente ai primi di agosto. La polizia giudiziaria ha raccolto – su disposizione dei pm Marco Cocco e Enrico Lussu – documenti e atti che serviranno a stabilire se l’associazione, vicina al centrodestra, abbia realmente svolto qualche attività nel campo della difesa del paesaggio. Almeno quanto basta a giustificare una scelta apparsa ai più destinata semplicemente a tenere lontani dalle scelte strategiche sul nuovo piano paesaggistico regionale i rappresentanti di associazioni in attività, che da anni si battono con grande determinazione in difesa delle coste sarde dall’assalto dei costruttori promossi da una politica incapace di uscire, anche per interesse personale ed elettorale, dalla vecchia e devastante monocultura del cemento. L’inchiesta aperta prima di Ferragosto dopo l’esposto presentato dalle associazioni è iscritta per adesso contro ignoti e riguarda un’ipotesi di falso legata alla «doppia delibera» che ha portato alla nomina di Piras e probabilmente anche quella di abuso d’ufficio. In una conferenza stampa gli ecologisti avevano parlato di documenti falsificati e di operazioni ambigue da parte degli uffici regionali all’interno di un’operazione che presenta aspetti poco chiari. I sospetti nascono perché se nella prima delibera, diffusa nel sito istituzionale della Regione, i candidati in corsa erano due – Vincenzo Tiana di Legambiente e Maria Paola Morittu di Italia Nostra – nella delibera-bis, quella esecutiva, si fa riferimento a una terna di cui fa parte anche Piras di Ambiente é Vita, una sorta di associazione-fantasma, mai sentita prima, che si è accaparrata fra l’altro anche la rappresentanza nell’ente parco dell’Asinara per meriti e titoli che nessuno conosce. Questa integrazione postuma, avvenuta in extremis, proprio alla scadenza dei termini, sarebbe stata decisa – così denunciano le associazioni storiche – solo per evitare presenze scomode nella commissione e garantire una corsia rapida allo strumento di pianificazione destinato – così sostengono gli ecologisti – a rimettere in moto le betoniere fermate in parte dal Ppr della giunta Soru. La Procura, al di là delle scelte politiche e tecniche, ha deciso di esplorare la strana sovrapposizione di atti amministrativi e di verificare la posizione dell’associazione: i suoi rappresentanti hanno i requisiti stabiliti dal Codice Urbani per fare parte della commissione regionale paesaggio? E quali criteri sono stati seguiti per arrivare a una scelta incomprensibile, chiaramente criticata anche dalla Direzione regionale dei Beni Culturali che ha disertato le prime sedute della commissione? Le risposte arriveranno dalle indagini. Una prima relazione è sulla scrivania del pm Cocco, nei prossimi giorni l’inchiesta potrebbe compiere nuovi passi. Fino ad oggi non risulta alcun nome legato a questa vicenda iscritto nel registro degli indagati. L’attenzione della Procura è rivolta ai piani alti dell’assessorato all’urbanistica ed enti locali.

  4. ottobre 24, 2012 alle 10:07 PM

    assessore Nicola Rassu, vada dal Procuratore della Repubblica e spieghi.

    da Sardinia Post, 24 ottobre 2012
    UN AMBIENTALISTA “INVENTATO”. L’ASSESSORE REGIONALE RASSU INDAGATO PER FALSO: http://www.sardiniapost.it/politica/1077-un-ambientalista-inventato-l-assessore-regionale-rassu-indagato-per-falso

    da La Nuova Sardegna on line, 24 ottobre 2012
    Regione, nomine al paesaggio: indagato l’assessore Rassu.
    Il responsabile degli Enti Locali al centro dell’inchiesta partita dopo le proteste degli ambientalisti: http://lanuovasardegna.gelocal.it/sassari/cronaca/2012/10/24/news/regione-nomine-al-paesaggio-indagato-l-assessore-rassu-1.5916399

    da L’Unione Sarda on line, 24 ottobre 2012
    Assessore Rassu indagato per falso. Presunte irregolarità su una nomina. Presunte irregolarità sulla nomina di un componente della commissione Paesaggio: http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/292378

    • ottobre 25, 2012 alle 3:02 PM

      da L’Unione Sarda, 25 ottobre 2012
      Commissione sul Ppr, l’assessore Rassu indagato per falso. (http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_146_20121025083316.pdf)

      CAGLIARI L’assessore agli Enti locali della Regione, Nicolò Rassu, è indagato dalla procura di Cagliari che ha aperto un’inchiesta per fare luce sulla nomina di uno dei componenti della Commissione paesaggio, dello scorso 13 giugno. Nel fascicolo aperto dal Procuratore capo Mauro Mura sono finiti gli atti dell’incarico affidato a Alberto Piras, esponente dell’associazione “Ambiente è vita Sardegna”. La nomina aveva suscitato da subito vivaci proteste da parte di Legambiente e Italia Nostra, alle quali era stato chiesto di indicare «una terna di soggetti con qualificata, pluriennale, documentata professionalità ed esperienza nella tutela del paesaggio» fra cui la Giunta avrebbe scelto un componente. Poi invece, su proposta di Rassu, ora accusato di falso, era stato indicato Piras. Della vicenda si è occupata la polizia giudiziaria coordinata dalla Procura. «Siamo certi di poter dimostrare l’assoluta correttezza dell’assessore, stiamo facendo valutazioni sulla data dell’interrogatorio, ma siamo certi di dimostrare l’assoluta correttezza delle procedure seguite», ha commentato l’avvocato Ivano Iai. Il difensore di Rassu (che ha ricevuto in invito a comparire per il 30 ottobre) ha assicurato che in tempi rapidi fornirà agli inquirenti i chiarimenti richiesti. I responsabili delle associazioni ambientaliste sostengono invece che l’operazione sia sospetta, perché in un prima delibera i candidati erano due (Vincenzo Tiana di Legambiente e Maria Paola Morittu di Italia Nostra) mentre in un secondo documento venne inserito anche il nome di Piras. L’indagine è iniziata dopo la denuncia delle associazioni ambientaliste interessate e così la Procura ha iniziato a indagare sulla formazione dell’organo consultivo fondamentale per elaborare le norme del nuovo Piano paesaggistico regionale. Il fascicolo inizialmente era stato aperto contro ignoti e senza ipotesi di reato. La magistratura aveva incaricato subito la polizia giudiziaria di acquisire gli atti amministrativi che riguardano la nomina, probabilmente gli stessi che gli ecologisti hanno diffuso mesi fa nel corso di una conferenza stampa. La seconda delibera con cui è stato aggiunto il nome di Piras sarebbe stata decisa, secondo le associazioni ambientaliste, solo per evitare presenze scomode nella commissione che avrebbe lavorato sul Ppr.

    • ottobre 25, 2012 alle 3:05 PM

      da La Nuova Sardegna, 25 ottobre 2012
      Commissione paesaggio: Rassu indagato. L’assessore regionale nei guai per la nomina di Piras: a una svolta l’inchiesta della procura di Cagliari. (Mauro Lissia) (http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_231_20121025081815.pdf)

      CAGLIARI. Arriva la svolta nell’inchiesta della Procura sulla nomina in commissione regionale paesaggio di Alberto Piras, esponente di una fantomatica associazione ecologista: i pm Marco Cocco e Enrico Lussu hanno iscritto al registro degli indagati l’assessore regionale all’urbanistica Nicolò Rassu, l’accusa è di falso in atti pubblici e l’amministratore ha ricevuto un invito a comparire per il 30 ottobre. L’iniziativa dei due magistrati non può sorprendere, perché già il 27 agosto scorso la polizia giudiziaria aveva perquisito la sede di Ambiente é Vita, l’associazione in cui milita l’ex funzionario scelto dalla Regione per integrare la commissione del paesaggio in base a criteri che Italia Nostra, Legambiente, WWf, Gruppo di Intervento Giuridico e Amici della Terra avevano contestato aspramente ai primi dell’agosto scorso, fino alla decisione di presentare un esposto alla Procura. La polizia giudiziaria aveva raccolto documenti e atti che dovevavo servire a stabilire se l’associazione, vicina al centrodestra, avesse realmente svolto qualche attività nel campo della difesa del paesaggio. Almeno quanto basta a giustificare una scelta apparsa ai più, fin dalle prime ore, destinata semplicemente a tenere lontani dalle scelte strategiche sul nuovo piano paesaggistico regionale i rappresentanti di associazioni in attività, che da anni si battono con grande determinazione in difesa delle coste sarde dall’assalto dei costruttori promossi da una politica incapace di uscire, anche per interesse personale ed elettorale, dalla vecchia e devastante monocultura del cemento. “Siamo certi di poter dimostrare l’assoluta correttezza dell’assessore – ha commentato l’avvocato Ivano Iai, difensore di Rassu – e in tempi rapidi forniremo agli inquirenti tutti i chiarimenti sulla questione”. L’inchiesta è stata aperta poco prima di Ferragosto dopo l’esposto presentato dalle associazioni con un’ipotesi di falso legata alla “doppia delibera” che ha portato alla nomina di Piras. Nel corso di una conferenza stampa gli ecologisti avevano parlato di documenti falsificati e di operazioni ambigue da parte degli uffici regionali all’interno di un’operazione che presentava e presenta ancor’oggi aspetti poco chiari. I sospetti nascono perché se nella prima delibera, diffusa nel sito istituzionale della Regione, i candidati in corsa erano due – Vincenzo Tiana di Legambiente e Maria Paola Morittu di Italia Nostra – nella delibera-bis, quella esecutiva, si fa riferimento a una terna di cui fa parte anche Piras di Ambiente é Vita, una sorta di associazione-fantasma, mai sentita prima, che si è accaparrata fra l’altro anche la rappresentanza nell’ente parco dell’Asinara per meriti e titoli che nessuno conosce. Questa integrazione postuma, avvenuta in extremis, proprio alla scadenza dei termini, sarebbe stata decisa – così hanno denunciato le associazioni storiche – solo per evitare presenze scomode nella commissione e garantire una corsia rapida allo strumento di pianificazione destinato – così hanno sostenuto gli ecologisti – a rimettere in moto le betoniere fermate in parte dal Ppr della giunta Soru. La Procura, al di là delle scelte politiche e tecniche, ha deciso di esplorare la strana sovrapposizione di atti amministrativi e di verificare anche la posizione dell’associazione: i suoi rappresentanti hanno i requisiti stabiliti dal Codice Urbani per fare parte della commissione regionale paesaggio? E quali criteri sono stati seguiti per arrivare a una scelta incomprensibile, chiaramente criticata anche dalla Direzione regionale dei Beni Culturali che ha disertato le prime sedute della commissione? Le risposte arriveranno dalle indagini.

  5. ottobre 25, 2012 alle 3:09 PM

    da Sardinia Post, 25 ottobre 2012
    L’AMBIENTALISTA “INVENTATO” E L’ASSALTO AL PAESAGGIO: http://www.sardiniapost.it/politica/1079-l-ambientalista-inventato-e-l-assalto-al-paesaggio

    SENZA REGOLE E SENZA PUDORE: http://www.sardiniapost.it/pronto-intervento/1085-senza-regole-e-senza-pudore

    da Il Fatto Quotidiano, 25 ottobre 2012
    Sardegna, la Procura indaga su assessore regionale per falso ideologico.
    Nicolò Rassu, responsabile degli enti locali, è al centro di un’inchiesta su presunte irregolarità e anomalie per la nomina di Alberto Piras, funzionario regionale, alla Commissione paesaggio. L’ingegnere sarebbe stato proposto dall’assessore che avrebbe garantito la valutazione del suo curriculum di cui non era però entrato in possesso. (Monia Melis): http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/25/sardegna-assessore-regionale-indagato-per-falso-ideologico/393026/

  6. novembre 7, 2012 alle 12:14 am

    da Sardinia Post, 6 novembre 2012
    INCHIESTA SULLA COMMISSIONE PAESAGGIO: L’ASSESSORE RASSU, INDAGATO PER FALSO, QUESTA MATTINA DAI PM: http://www.sardiniapost.it/politica/1351-inchiesta-sulla-commissione-paesaggio-rassu-questa-mattina-dai-pm

  7. novembre 7, 2012 alle 3:00 PM

    da L’Unione Sarda, 7 novembre 2012
    L’assessore in Procura. Falso ideologico, Rassu si difende davanti al pm. (http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_146_20121107093136.pdf)

    Non si è fatto interrogare. Ma ha presentato una memoria difensiva di cinque pagine in cui ribadisce di aver agito correttamente e nel rispetto della legge. L’assessore regionale agli enti locali e urbanistica Nicolò Rassu, accompagnato dal suo legale Ivano Iai, si è presentato ieri dai pm Marco Cocco ed Enrico Lussu, che lo hanno iscritto nel registro degli indagati in relazione alla nomina di Alberto Piras, esponente di “Ambiente è vita Sardegna”, quale rappresentante degli ambientalisti nella Commissione paesaggio. Il reato ipotizzato è falso ideologico: Rassu avrebbe infatti dato il via libera alla nomina di Piras pur sapendo che questi non era in possesso dei requisiti richiesti, cioè avere «una qualificata, pluriennale e documentata professionalità ed esperienza nella tutela del paesaggio». La nomina, formalizzata il 13 giugno scorso, aveva suscitato da subito vivaci proteste da parte di Legambiente e Italia Nostra, alle quali inizialmente era stato chiesto di fornire una terna di nomi fra cui la Giunta avrebbe scelto il componente. In un prima delibera i candidati erano solo due (Vincenzo Tiana di Legambiente e Maria Paola Morittu di Italia Nostra), mentre nella seconda venne inserito anche il nome di Piras. Un’operazione che, secondo le associazioni ambientaliste, avrebbe avuto come scopo quello di evitare presenze scomode nella commissione. Tesi che nella sua memoria Rassu ha respinto con decisione, ricordano intanto che la nomina di un rappresentante degli ambientalisti non è obbligatoria ma solo facoltativa. Inoltre – ha precisato – le associazioni ambientaliste avevano «trasmesso due soli nominativi, nonostante le sollecitazioni, assolutamente vane, a completare la terna». Ragione per cui solo «in seguito alla manifestazione d’interesse dell’associazione “Ambiente è Vita Sardegna”, la quale, com’è documentato, fa capo all’associazione nazionale “Ambiente è Vita”» tutta la Giunta «ha finalmente proceduto all’individuazione del candidato più idoneo». Cioè proprio Alberto Piras, che Rassu definisce come «un professionista assai noto, qualificato dirigente regionale, componente di diverse commissioni e comitati in materia urbanistica, direttore generale dell’Ente autonomo del Flumendosa». Dunque – a suo dire – un esperto in materia di paesaggio. Ora toccherà ai pm Cocco e Lussu valutare se le spiegazioni fornite dall’assessore siano sufficienti ad escluderne la responsabilità penale o se, al contrario, l’inchiesta a suo carico debba andare avanti. ( m. le. )

  8. novembre 7, 2012 alle 3:01 PM

    da La Nuova Sardegna, 7 novembre 2012
    Nomina sospetta, la difesa di Rassu. (http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_231_20121107085738.pdf)
    Memoria ai pm: l’assessore non propose Piras per la commissione paesaggio. (Mauro Lissia)

    CAGLIARI. Non è stato l’assessore regionale all’urbanistica Nicolò Rassu a proporre l’ex dirigente Alberto Piras per rappresentare le associazioni ambientaliste nella commissione regionale paesaggio: il nome è stato indicato da altri. A sostenerlo in una memoria di cinque pagine consegnata ieri mattina ai pm Marco Cocco ed Enrico Lussu è il difensore di Rassu, l’avvocato Ivano Iai. L’assessore ha ricevuto due settimane fa un invito a comparire quale indagato di falso in atti pubblici dopo la nomina contestatissima dell’ex dirigente regionale, iscritto ad «Ambiente é Vita», praticamente un’associazione fantasma. A denunciare una decisione apparsa sospetta sono state le altre associazioni ecologiste, i cui rappresentanti sono stati esclusi quando all’ultimo momento è saltato fuori il nome di Piras, considerato vicino all’amministrazione regionale. Per l’avvocato Iai però Rassu ha operato nella piena legalità, perché l’ex dirigente è «conosciuto dai più anziani componenti della giunta regionale» e possiede «competenze specifiche in materia di ambiente». Peraltro – così sostiene il difensore nella memoria – le associazioni ecologiste hanno tardato a indicare la terna di nomi prevista dalle norme: i nomi proposti sono stati soltanto due, così è stato l’esecutivo regionale a integrare la proposta. Non solo: le norme prevedono che il rappresentante ecologista nella commissione paesaggio possa essere scelto «eventualmente» tra i nomi proposti con le terne, quindi la giunta non era vincolata ad accogliere le indicazioni delle associazioni. Comunque sia il nome di Piras – così emerge dalla lettura della memoria difensiva – è saltato fuori dopo che l’assessore Rassu ha sollecitato le associazioni ecologiste perché completassero la terna: mancava una segnalazione e per mesi non è arrivata. Come hanno confermato assessori e dirigenti regionali sentiti dall’avvocato Iai all’interno della sua attività di indagine difensiva. Il 27 agosto scorso la polizia giudiziaria aveva perquisito la sede di Ambiente é Vita, l’associazione in cui milita l’ex funzionario scelto per integrare la commissione in base a criteri che Italia Nostra, Legambiente, WWf, Gruppo di Intervento Giuridico e Amici della Terra avevano contestato, fino alla decisione di presentare un esposto alla Procura. La polizia giudiziaria aveva raccolto documenti utili a stabilire se l’associazione, vicina al centrodestra, avesse realmente svolto qualche attività nel campo della difesa del paesaggio, quanto basta a giustificare una scelta apparsa ai più destinata solo a tenere lontani dalle scelte strategiche sul nuovo piano paesaggistico regionale i rappresentanti di associazioni scomode.

  9. novembre 14, 2012 alle 2:47 PM

    da L’Unione Sarda, 14 novembre 2012
    Accusati di tentata truffa 3 dirigenti dell’assessorato all’Urbanistica. «Funzionari a processo».
    Chiusa l’inchiesta sugli incentivi per il Ppr. (Massimo Ledda): http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_231_20121114092015.pdf

  10. novembre 15, 2012 alle 2:58 PM

    da La Nuova Sardegna, 15 novembre 2012
    Indagato per falso. Il pm: archiviate la posizione dell’assessore Nicolò Rassu. (Mauro Lissia): http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_231_20121115082334.pdf

    da CagliariPad, 15 novembre 2012
    “Ambiente è vita Sardegna”, chiesta l’archiviazione per Rassu. L’assessore regionale all’Urbanistica è indagato dalla Procura di Cagliari per falso ideologico dopo la nomina di un componente della Commissione regionale al Paesaggio: http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=213

    da Radio Press, 15 novembre 2012
    ERA REGOLARE LA NOMINA DELL’AMBIENTALISTA “SCONOSCIUTO”, CHIESTA L’ARCHIVIAZIONE PER RASSU: http://www.radiopress.it/2012/11/era-regolare-la-nomina-dellambientalista-sconosciuto-chiesta-larchiviazione-per-rassu/

  11. novembre 16, 2012 alle 2:42 PM

    da L’Unione Sarda, 16 novembre 2012
    Cagliari. La Procura: Paesaggio, archiviazione per Rassu: http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_56_20121116085950.pdf

  12. novembre 8, 2013 alle 10:28 PM

    da L’Unione Sarda on line, 8 novembre 2013
    Nomine alla Commissione paesaggio. Respinta archiviazione per Rassu: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2013/11/08/nomine_alla_commissione_paesaggio_respinta_archiviazione_per_rassu-6-339411.html

  13. novembre 9, 2013 alle 10:44 am

    da Sardinia Post, 9 novembre 2013
    Il “nuovo Ppr” tra Regione e Procura della Repubblica: http://www.sardiniapost.it/politica/il-nuovo-ppr-tra-regione-e-procura-della-repubblica/

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    da La Nuova Sardegna, 9 novembre 2013
    BATTAGLIA SUL PIANO PAESAGGISTICO. Pps, Rassu nei guai. L’assessore all’Urbanistica rischia di finire in tribunale per falso. (Mauro Lissia)

    CAGLIARI. L’assessore regionale all’Urbanistica Nicola Rassu rischia di finire davanti al tribunale con l’accusa di falso ideologico in atti pubblici per la vicenda legata alla composizione della commissione paesaggio, un organo consultivo nella procedura di adozione del Ppr: è stato il gip Giorgio Altieri a ordinare alla Procura di formulare a carico dell’amministratore l’imputazione dopo aver respinto l’istanza di archiviazione del procedimento avanzata alla fine della scorsa estate dai pubblici ministeri Marco Cocco ed Enrico Lussu. Al centro della vicenda è la nomina nella commissione regionale paesaggio di Alberto Piras, esponente di una fantomatica associazione ecologista: nella delibera in cui è stata formalizzata, la giunta regionale dichiara che tutte le associazioni erano state convocate e consultate secondo le norme entro il termine di sessanta giorni dalla scelta. In realtà – così ha accertato il gip Altieri – il nome di Piras era stato aggiunto appena il giorno prima della firma del provvedimento, suscitando le reazioni furibonde di Italia Nostra, Legambiente, Wwf, Gruppo d’intervento giuridico e Amici della Terra, firmatarie ai primi dell’agosto 2012 di un esposto alla Procura. Il seguito è noto: prima la perquisizione della sede di Ambiente è Vita, l’associazione in cui milita l’ex funzionario scelto dalla Regione per integrare la commissione del paesaggio. Poi la raccolta di documenti e atti amministrativi per ricostruire ogni passaggio della nomina e stabilire se l’associazione, vicina al centrodestra, avesse realmente svolto qualche attività nel campo della difesa del paesaggio, come prevedono i criteri di legge. Almeno quanto basta a giustificare una scelta apparsa ai più, fin dalle prime ore, destinata semplicemente a tenere lontani dalle scelte strategiche sul nuovo Piano paesaggistico regionale i rappresentanti di associazioni in attività, che da anni si battono con grande determinazione in difesa delle coste sarde dall’assalto dei costruttori promossi da una politica incapace di uscire, anche per interesse personale ed elettorale, dalla vecchia e devastante monocultura del cemento. Nel corso di una conferenza stampa gli ecologisti avevano parlato di documenti falsificati e di operazioni ambigue da parte degli uffici regionali all’interno di un’operazione che presentava aspetti poco chiari. I sospetti erano legati al fatto che nella prima delibera, diffusa nel sito istituzionale della Regione, i candidati in corsa erano due – Vincenzo Tiana di Legambiente e Maria Paola Morittu di Italia Nostra – mentre nella delibera-bis, quella esecutiva, si faceva riferimento a una terna che comprendeva anche Piras di Ambiente è Vita, una sorta di associazione-fantasma, mai sentita prima. Questa integrazione postuma, avvenuta in extremis, proprio alla scadenza dei termini, sarebbe stata decisa – così avevano denunciato le associazioni storiche – solo per evitare presenze scomode nella commissione e garantire una corsia rapida allo strumento di pianificazione destinato – avevano sostenuto gli ecologisti – a rimettere in moto le betoniere fermate in parte dal Ppr della giunta Soru. Ora la Procura dovrà formulare il capo d’imputazione che andrà formalmente al vaglio del giudice dell’udienza preliminare, un magistrato diverso da quello che ha imposto l’accusa di Rassu ai colleghi della Procura. L’assessore all’Urbanistica è difeso dall’avvocato Ivano Iai, che confermando la decisione del giudice ha ribadito che la scelta del candidato è stata condivisa col resto della giunta: «Chiariremo ogni aspetto della vicenda – ha annunciato il legale – e dimostreremo che Rassu è estraneo a qualsiasi ipotesi di reato».

  14. novembre 12, 2013 alle 2:55 PM

    da La Nuova Sardegna, 12 novembre 2013
    Rassu: «Quel ritardo è stato solo un errore».
    L’assessore regionale all’Urbanistica si difende dall’accusa di falso legata alla commissione per il Ppr.

    CAGLIARI. Se l’associazione Ambiente é Vita è stata chiamata in ritardo a integrare la commissione regionale del paesaggio questo è avvenuto solo a causa di un errore degli uffici amministrativi e al fatto che la giunta regionale era tenuta a integrare i candidati disponibili con un terzo nome, come stabilito nelle norme. Lo spiega Nicola Rassu, l’assessore regionale all’urbanistica per il quale il gip Giorgio Altieri ha respinto l’istanza di archiviazione presentata dai pm Enrico Lussu e Marco Cocco e ha ordinato la formulazione del capo d’imputazione per falso in atti pubblici. Attraverso una lunga nota del suo difensore, l’avvocato Ivano Iai, l’assessore rivendica con forza la propria buona fede nella vicenda e respinge l’accusa, avanzata a suo tempo dalle associazioni ecologiste e ripresa dalla Procura, che la nomina del funzionario regionale sia stata «inventata» all’ultimo momento e fuori tempo massimo per evitare che all’interno della commissione consultiva, destinata a operare nell’elaborazione del nuovo Ppr, venisse chiamato un rappresentante di organizzazioni considerate ostili all’amministrazione Cappellacci o comunque scomode. In realtà, secondo Rassu, le associazioni ambientaliste sono state sollecitate a fornire un terzo nome, ma per ragioni inspiegate non l’hanno fatto. «Il gip – scrive l’avvocato Iai – ha inoltre appurato che contrariamente a quanto in origine ipotizzato in base alla denuncia delle associazioni escluse, la giunta, al momento della designazione, disponeva delle informazioni curricolari del candidato prescelto, il quale risulta appartenere ad associazione nazionale, articolata anche a livello regionale, riconosciuta con decreto del Ministero dell’Ambiente». Il profilo intorno al quale il gip ha ritenuto opportuno un ulteriore approfondimento – scrive l’avvocato Iai – è quello della tardiva consultazione di un’associazione ambientale inizialmente esclusa, per completare una terna insufficiente che avrebbe esposto la Regione al rischio di ricorsi. Ma è proprio in tale tardiva consultazione il riscontro della buona fede e della correttezza della procedura, posto che ove la giunta avesse voluto designare un componente previamente individuato e a sé gradito avrebbe senz’altro invitato sin da subito l’associazione di appartenenza».

  15. dicembre 6, 2013 alle 4:14 PM

    da L’Unione Sarda on line, 6 dicembre 2013
    Nomina nella Commissione paesaggio. Assessore Rassu resta indagato per falso: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2013/12/06/nomina_nella_commissione_paesaggio_assessore_rassu_resta_indagato_per_falso-6-344293.html

  16. ottobre 1, 2014 alle 10:08 PM

    da La Nuova Sardegna, 1 ottobre 2014
    L’ex assessore agli Enti locali a processo per falso.
    Si terrà il 10 febbraio 2015 il dibattimento, sotto accusa la scelta del presidente della commissione regionale per l’ambiente: http://lanuovasardegna.gelocal.it/cagliari/cronaca/2014/10/01/news/l-ex-assessore-agli-enti-locali-a-processo-per-falso-1.10034304

  17. giugno 21, 2019 alle 7:15 PM

    da La Nuova Sardegna, 12 giugno 2019
    Falso, chiesto un anno per Rassu.
    Commissione paesaggio, l’ex assessore accusato di una nomina illecita: http://www.lanuovasardegna.it/regione/2019/06/12/news/falso-chiesto-un-anno-per-rassu-1.17835561

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