Delinquenti trafficanti di Tartarughe bloccati in Sardegna.
E’ di questi giorni la notizia di un maxi-sequestro di testuggini effettuato dai Carabinieri all’imbarco dei traghetti a Golfo Aranci, ben 80 animali razziati in Sardegna e malamente stipati in casse di cartone o, peggio, ammucchiati in sacchi e nascosti fra i bagagli, come fossero sassi inanimati. Ma le testuggini sono esseri viventi, una di loro ha addirittura iniziato a deporre le uova in quella innaturale prigione, ignara di essere capitata in mano a vigliacchi che l’avrebbero condotta ad attraversare, suo malgrado, il mare. Destinata come le altre ad ornare l’acquario di qualche idiota esibizionista, o diventare carne da brodo per la gioia di qualche gourmet idiota.
I due miserabili autori del misfatto sono stati denunciati, ma sospetto che verrà loro comminata una pena fin troppo lieve. Difficilmente si riuscirà a risalire ai complici che rubano alla natura sarda, quindi a tutti noi. E’ un’azione doppiamente vile: stravolgere la vita di esseri innocui e defraudare il nostro patrimonio.
A Torino ho conosciuto un tizio, 30 anni fa, che teneva un’enorme testuggine in cantina. “Trovata in Sardegna”, e poi cresciuta troppo per poter stare in balcone. E non era una persona cattiva, solo profondamente ignorante.
Oggi non c’è neppure più l’alibi dell’ignoranza. Siamo – o dovremmo essere – tutti consapevoli di quanto è prezioso il nostro patrimonio naturale. I sardi, compresi quelli che fungono da basisti per l’ignobile traffico, dovrebbero essere consapevoli che a questi animali innocenti può anche capitare di agonizzare crocifissi o impiccati per mano di abominevoli sadici. E’ successo. E’ orribile cronaca recente, che solo qualche benemerito giornale ambientalista ha riportato.
Mara Tamburino, Gruppo d’Intervento Giuridico
GeaPress, 26 luglio 2011
GEAPRESS – Continua la perquisizione domiciliare, in una città dell’Emilia Romagna, della coppia di commercianti fermata ieri sera dai militari della Stazione dei Carabinieri di Golfo Aranci e della Sezione Radiomobile, perchè trovata in possesso di ottanta testuggini appartenenti a specie protetta. Presso il loro domicilio emiliano, attualmente sottoposto a perquisizione domiciliare, sono state rinvenute, circa un’ora addietro, altre settanta tartarughe suddivise in due diversi gruppi. I due commercianti, di anni 49 lui e di anni 43 lei, sono commercianti abbastanza noti e, almeno ufficialmente, non di animali. All’inizio, quando fermati all’imbarco per Livorno, hanno dichiarato di non sapere che trattavasi di specie protette e di essere semplici appassionati. Poi, però, considerata l’enormità della scoperta, la scusa non ha retto. In tutto, fino ora, sono state sequestrate (tra Sardegna ed Emilia) ben 150 tartarughe.
Gli animali rinvenuti ieri sera all’imbarco di Golfo Aranci (7 Testudo hermanii, 23 Testudo marginata, 50 Emys orbicularis) erano stipati all’interno di casse improvvisate, a sua volte chiuse, tra borse e valigie, all’interno del bagagliaio. I Carabinieri hanno però avvertito dei flebili rumori, ed hanno così ispezionato il contenuto. Le condizioni nelle quali sono state ritrovate le povere tartarughe, erano pessime. Alcune di esse erano a loro volta infilate all’interno di sacchi ed in alcuni casi pure bloccate, per le zampe, con del nastro adesivo. Poi un particolare raccapricciante. Una tartaruga aveva iniziato a deporre le uova, all’interno del sacco! Anch’esse, le uova, rubate alla natura sarda, come già successo, nel giugno 2010, nel corso di un’altra grande operazione di sequestro coordinata dalla Procura della Repubblica di Olbia – Tempio Pausania e che vide poi coinvolte numerose città italiane. Centinaia di tartarughe in partenza dalla Sardegna, in un traffico probabilmente gestito da una organizzazione criminale diretta da palermitani (vedi articolo GeaPress). Per loro il destino erano i terraristi italiani, dove, del resto, in numerose città furono sequestrati altri 150 animali, ma anche il brodo di tartaruga giapponese (vedi articolo GeaPress). Tra gli incredibili sviluppi che ne conseguirono, anche quello di un appassionato, scovato in Toscana, al quale si rinvenne pure un arsenale clandestino (vedi articolo GeaPress).
L’operazione di ieri, denominata dai Carabinieri di Olbia operazione “Ninja Turtles”, continua pertanto in Emilia Romagna. Le tartarughe sequestrate in Sardegna, e subito affidate dai Carabinieri alle cure di Medici Veterinari, ritorneranno invece nella natura dalla quale erano stato rubate.
da La Nuova Sardegna, 25 luglio 2011
Due turisti emiliani fermati in Sardegna con 80 tartarughe nell’auto. Cercavano di lasciare l’isola con ottanta testuggini nascoste nel bagagliaio, ma sono stati fermati al porto di Golfo Aranci. I due turisti sono stati denunciati.
GOLFO ARANCI. Tentavano di lasciarela Sardegna con circa ottanta testuggini, di varie specie tipiche dell’isola, nascoste nell’auto. Una coppia di turisti emiliani è stata bloccata e denunciata dai carabinieri a Golfo Aranci, in Gallura, mentre si imbarcava sul traghetto diretto a Livorno. Durante un servizio di controllo nel porto, i militari, fermati i due, si sono insospettiti per la quantità eccessiva di bagagli trasportati nell’auto. Nel corso della verifica, dopo aver udito dei flebili rumori provenire dal portabagagli, i carabinieri hanno scoperto gli animali dentro alcuni sacchi. Sono state recuperate 7 testudo hermani, 23 testudo marginata, 50 emys orbicularis (o testuggine palustre). I due turisti sono stati denunciati a piede libero maltrattamento di animali, cattura, prelievo, detenzione di specie animali selvatiche protette, trasporto di esemplari di specie protette e trasporto di esemplari animali senza licenza. Le testuggini sequestrate, dopo che saranno accertate le loro condizioni, verranno liberate.
(foto Carabinieri, riprese da GeaPress)




Terra di razzie,come sempre. I razziatori e i mafiosi fanno il loro mestiere ma,che dire, dei
Sardi che vendono il patrimonio di tutti per pochi centesemi?
cose da pazzi.
da La Nuova Sardegna, 27 marzo 2013
In giardino aveva 42 tartarughe: 148mila euro di multa. Donna denunciata per detenzione di animali protetti. Si è giustificata così: «Non potevo sfrattarle dal giardino»: http://lanuovasardegna.gelocal.it/olbia/cronaca/2013/03/27/news/in-giardino-aveva-42-tartarughe-148mila-euro-di-multa-1.6775924
delinquenti!!!
da La Nuova Sardegna, 12 aprile 2013
Spedisce per Posta due tartarughe: “Materiale fragile”. Tempio, denunciato l’uomo, gli animali liberati in Gallura I pacchi erano destinati a una donna di Casal di Principe. (Giampiero Cocco)
TEMPIO. La primavera risveglia da letargo invernale le testuggini, ma anche il loro “predatore” naturale, l’uomo. L’ultimo ritrovamento di alcuni esemplari adulti di Testudo marginata destinati al commercio clandestino risale ad avantieri, quando un distinto signore sulla cinquantina si è presentato in un mail office di Tempio per spedire due pacchi contenenti, ufficialmente, materiale fragile destinato ad una signora residente a Casal di principe, Campania. La patria del “Clan dei Casalesi”, la cui organizzazione criminale poco ha a che vedere con il traffico di tartarughe, essendo occupata a gestire ben altri spacci, più lucrosi e convenienti sotto il profilo economico. L’impiegato dell’ufficio postale, dopo aver messo da parte le due scatole in attesa di consegnarle al corriere, è rimasto sorpreso e anche preoccupato nel sentire degli strani rumori provenire da queste, oltre a notare una certa vibrazione dei due contenitori. L’uomo ha chiamato le forze dell’ordine e quindi gli agenti della vigilanza ambientale di Tempio, che hanno preso in consegna le due tartarughe (d’età superiore ai vent’anni) che le hanno liberate poche ore dopo in aperta campagna, così come disposto dal magistrato inquirente, il sostituto procuratore della Repubblcia Angelo Beccu, che ha firmato anche un’ordinanza di perquisizione domiciliare da compiere a Casal di Principe, semprechè in quella cittadina ad altissima densità camorristica risieda effettivamente la signora alla quale erano destinati i due pacchi contenenti le testuggini. Nel frattempo gli agenti della vigilanza ambientale di Tempio si stanno preparando per la gigantesca operazione “freedom”, che rimetterà in libertà le 42 testuggini messe sotto sequestro, poco meno di un mese fa, nel giardino di una donna che risiede a Rena Majore, il villaggio turistico sulla costa tra Aglientu e Santa Teresa di Gallura. In quella occasione i rangers avevano contestato alla donna la detenzione illegale di animali protetti da convenzioni internazionali, notificandole la salatissima multa di 148 mila euro. Il 16 aprile prossimo le 42 tartarughe verranno rimesse in libertà in diverse zona della Gallura, e i loro primi passi da animali liberi saranno ripresi dagli operatori di una televisione del cantone italiano della Svizzera, che dal Ticino invierà una giornalista che si occupa di ambiente e natura. Nel frattempo le iniziative per contrastare il sempre più fiorente traffico di rettili dall’isola verso zone ben determinate dell’Italia e dell’Europa (la Germania, in particolare) vengono portate avanti senza sosta dagli uomini della vigilanza ambientale, consapevoli che questo è il periodo più delicato per le tartarughe, che si spostano alla ricerca del compagno e per deporre le uova. Una migrazione che rende “visibili” le tartarughe, le quali attraversano i sentieri e le strade dell’isola correndo molteplici rischi, tra i quali quello di restare schiacciati sotto le auto o di finire tra le fauci o le mani dei loro “predatori” (naturali o umani), che conoscono a menadito le loro abitudini.
bella notizia!
da La Nuova Sardegna, 19 aprile 2013
Le tartarughe sono libere: grande festa per gli scolari. Telti, sette esemplari adulti sono stati liberati nelle campagne di San Bachisio. Facevano parte del gruppo di 42 sequestrate dal corpo forestale ad Aglientu. (Dario Budroni)
TELTI. Timidi passi verso un mondo ancora sconosciuto. Una marcia serena e curiosa, accompagnata dallo sguardo attento di sessanta bambini. Sette tartarughe scoprono così il gusto della libertà. E il piacere di farsi largo tra l’erba ancora verde della campagna, dopo un’esistenza vissuta come in prigione, dietro il recinto di un giardino. La piccola pattuglia di «Testudo marginata» è stata liberata ieri mattina dagli agenti del corpo forestale, nelle campagne del comune di Telti, in località San Bachisio. Fino a qualche settimana fa, invece, viveva in una sorta di allevamento domestico, in un cortile privato di Rena Majore, insieme ad altri 35 esemplari. In tutto 42 tartarughe di specie protetta, detenute illegalmente da una donna punita con una multa di 148mila euro. «Ne abbiamo liberate sette, le altre torneranno in libertà nei prossimi giorni in altre zone della Gallura – spiega Nadia Brigaglia, commissario della forestale di Tempio -. Vogliamo ricordare che è assolutamente vietato tenere in casa o in giardino le tartarughe. Per questo abbiamo coinvolto le scuole, con l’intenzione di divulgare il più possibile questo messaggio». I grandi protagonisti della liberazione, infatti, sono stati proprio gli alunni della scuola dell’infanzia di Telti. In tutto sessanta bambini che hanno seguito il progetto con evidente trasporto, tanto da aver imparato, per l’occasione, anche una poesia sul mondo delle tartarughe. «Li abbiamo preparati a scuola, spiegando come vivono e cosa mangiano – racconta la maestra Ivana Langiu -. In questo modo cerchiamo di far capire loro l’importanza della tutela della natura». A seguire la liberazione anche la troupe della tv statale svizzera, la Srf1, giunta in Gallura per girare un documentario sulle tartarughe, che sarà poi trasmesso a settembre in prima serata. Presente anche la studiosa Lara Bassu, della Società erpetologica italiana. «La figura dello studioso è fondamentale. Queste tartarughe, infatti, hanno sempre vissuto in cattività. E quindi bisogna innanzitutto capire se sono pronte a vivere in libertà – spiega ancora Nadia Brigalia -. Purtroppo il fenomeno del traffico di tartarughe è davvero vasto. E dobbiamo combatterlo anche tramite la sensibilizzazione». In serata, poi, gli agenti del corpoforestale hanno liberato altri 16 esemplari, sempre nelle campagne teltesi, appena dimessi dal centro di recupero fauna selvatica di Bonassai.
A.N.S.A., 8 ottobre 2013
Scoperto traffico tartarughe in Gallura. 26 indagati, Corpo Forestale libera 211 esemplari. (http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sardegna/2013/10/08/Scoperto-traffico-tartarughe-Gallura_9427464.html)
OLBIA, 8 OTT – Tre anni di indagini del Corpo Forestale hanno permesso di rimettere in libertà 211 tartarughe e di iscrivere nel registro degli indagati 26 persone, responsabili del traffico degli animali, che venivano spediti, attraverso corrieri, all’interno di scatole prive di prese d’aria.
Un’indagine complessa, partita nel 2010, in seguito al ritrovamento all’aeroporto di Alghero di due pacchi con all’interno 13 “testuggini terrestri”. Sgominato traffico con la Penisola.
da La Nuova Sardegna, 9 ottobre 2013
Liberate in Gallura quattro tartarughe strappate ai trafficanti. Imballate con il nastro adesivo, erano finite a Bologna Per i ventisei inquisiti è stato chiesto il rinvio a giudizio. (Serena Lullia)
OLBIA. Sullo sfondo l’antico castello di Pedres, tutto intorno rigogliosa macchia mediterranea. La nuova casa nel verde di quattro tartarughe, salvate dal traffico illegale ad aprile a Bologna, è stata scelta dal Corpo forestale di Tempio. Si tratta di quattro esemplari della specie Testudo marginata tipica della Gallura. La quinta, imbarcata su un aereo con le altre dopo essere stata imballata con del nastro adesivo, è invece una Testudo hermanni e verrà liberata dall’ispettorato forestale di Sassari in un’area del sassarese, più compatibile con le sue caratteristiche. La liberazione delle tartarughe chiude la complessa indagine sul traffico di testuggini tra la Sardegna e alcune regioni della penisola che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio per 26 persone. Un’intensa attività investigativa che ha fatto emergere un fiorente mercato illegale. Le tartarughe prelevate dalla Sardegna tra aprile e maggio, periodo che coincide con la fine del letargo, venivano vendute mediamente a 300 euro. Ma in alcuni casi si arrivava a 10mila euro, come per una rarissima testuggine albina. Salate le sanzioni per chi si rende colpevole di reati di questo tipo a cui si aggiungono fino a tre anni di detenzione per il maltrattamento degli animali. La maxi operazione aveva preso il via a maggio del 2010. All’aeroporto di Alghero l’agenzia delle dogane aveva scoperto due scatole contenenti 13 testuggini. L’ispettorato forestale di Sassari era risalito alla destinazione dei pacchi, partiti da Santa Teresa per Palermo. Dopo i primi accertamenti della Procura di Tempio le indagini erano state affidate al Nucleo investigativo provinciale di polizia ambientale dell’ispettorato forestale di Tempio, guidato da Giancarlo Muntoni. Una attenta attività di intelligence aveva fatto chiarezza sull’episodio. Tre uomini avevano spedito dall’ufficio postale di Santa Teresa sette pacchi. I mittenti avevano usato nomi fittizi. Veri quelli dei destinatari delle scatole con le tartarughe. Il pm Riccardo Rossi aveva firmato il decreto di perquisizione delle case dei tre mittenti, dei sette destinatari, dei tre spedizionieri in diverse località italiane fra cui Palermo, Como, Benevento, Siena e Ancona. I controlli avevano portato al sequestro di 150 testuggini, tutti esemplari protetti dalla convenzione di Washington. Durante le perquisizioni erano stati trovati cellulari, computer, macchine fotografiche. E anche l’indirizzo di un sito web, piazza virtuale per la vendita di animali fra cui le tartarughe. Da lì l’idea della trappola tesa dagli investigatori della forestale di Tempio. Fingersi acquirenti e concordare un incontro a Olbia. In quella occasione due giovani della provincia di Treviso, si erano presentati all’appuntamento con due tartarughe da vendere a 500 euro. Scattarono 49 perquisizioni che hanno portato al sequestro di altre 50 tartarughe. L’operazione si era conclusa con il rinvio a giudizio dei 26 indagati.
la madre degli imbecilli è sempre incinta.
da La Nuova Sardegna, 10 giugno 2014
Porto Rotondo, turista cattura una tartaruga come souvenir, i carabinieri la salvano.
L’uomo aveva intercettato l’animale diretto in spiaggia chiudendolo poi nella sua macchina: http://lanuovasardegna.gelocal.it/olbia/cronaca/2014/06/10/news/porto-rotondo-turista-cattura-una-tartaruga-come-souvenir-i-carabinieri-la-salvano-1.9398062
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da L’Unione Sarda, 10 giugno 2014
Tartaruga prelevata come souvenir. Porto Rotondo, denunciato un turista: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2014/06/10/tartaruga_prelevata_come_souvenir_porto_rotondo_denunciato_un_turista-6-371919.html
ancora, maledetti! Grazie ai Carabinieri.
da L’Unione Sarda, 28 maggio 2015
Santa Teresa, catturavano e vendevano tartarughe protette: siciliani nei guai: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2015/05/28/santa_teresa_catturavano_e_vendevano_tartarughe_protette_sicilian-68-420519.html
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da Sardinia Post, 28 maggio 2015
A casa trenta tartarughe, tre indagati a Santa Teresa di Gallura: http://www.sardiniapost.it/cronaca/a-casa-trenta-tartarughe-tre-indagati-a-santa-teresa-di-gallura/
e ora la condanna.
da L’Unione Sarda, 28 giugno 2016
Commerciavano tartarughe: il giudice li manda in carcere per nove mesi: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/06/28/commerciavano_tartarughe_il_giudice_li_manda_in_carcere_per_nove-68-510340.html
A.N.S.A., 2 ottobre 2017
Nasconde tartaruga nel camper,denunciato.
Olbia, turista romano rischia fino a due anni di carcere: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2017/10/02/nasconde-tartaruga-nel-camperdenunciato_ec9fb327-2408-4859-bb13-b3f7bc3f88d1.html
da L’Unione Sarda, 19 giugno 2019
Guardia costiera. Cammina indisturbata in mezzo al traffico, salvata una tartaruga a Golfo Aranci.
L’esemplare stava tranquillamente attraversando la strada, in mezzo alle macchine che sfrecciavano. (Antonio Serreli): https://www.unionesarda.it/articolo/news-sardegna/gallura/2019/06/20/golfo-aranci-tartaruga-salvata-mentre-attraversa-una-strada-traff-136-895371.html
A.N.S.A., 22 agosto 2024
Nella tenda di un campeggio 54 tartarughe, interviene Forestale.
Trasferite in una clinica veterinaria, detentore denunciato. (https://www.ansa.it/sardegna/notizie/2024/08/22/nella-tenda-di-un-campeggio-54-tartarughe-interviene-forestale_2eb2580b-3646-4eff-8717-d2fae235004d.html)
Aseguito di una segnalazione al numero verde 1515, gli agenti del Corpo forestale hanno rinvenuto 54 esemplari di tartaruga marginata (testudo marginata) di diversa taglia, che erano illecitamente detenute all’interno di una tenda in un campeggio in località Capo Coda Cavallo a San Teodoro.
Il personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale di Nuoro, insieme alla stazione Forestale di Siniscola, ha sequestrato tutte le tartarughe che sono state affidate alla clinica Veterinaria Montalbo di Siniscola.
Dopo essere state esaminate da un veterinario, le tartarughe in buono stato di salute verranno rilasciate nel loro habitat naturale, mentre quelle che necessitano di cure riceveranno le necessarie attenzioni sanitarie.
In Sardegna sono presenti tre specie selvatiche di tartarughe europee (testudo Hermanni, testudo Graeca e testudo marginata), specie protette dalla Convenzione di Washington (CITES), considerate a rischio di estinzione, che vivono allo stato selvatico negli ambienti naturali.
La detenzione illecita di esemplari di tali specie è vietata e costituisce reato_ la persona che le deteneva illecitamente è stata denunciato alla Procura della Repubblica di Nuoro.