Controlli sulle concessioni demaniali sulle spiagge di Villasimius.
Secondo notizie stampa, ai pretesi v.i.p. non piacerebbero i controlli per il rispetto delle norme ambientali.
In genere piacciono poco anche ai normali concessionari demaniali le verifiche sul rispetto dei limiti e delle modalità d’esercizio delle concessioni demaniali sulle spiagge per gli stabilimenti balneari. Fra tanti che rispettano leggi e prescrizioni, c’è però chi si slarga un po’ troppo ai danni della spiaggia libera e dei banali bagnanti comuni, come recentemente accaduto sui litorali del Sàrrabus.
Oppure sorgono dubbi non trascurabili quando si vedono attrezzature da spiaggia praticamente sulla battigia, come accaduto lo scorso 10 agosto 2012 a Porto Giunco, Villasimius (CA).
Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra hanno quindi chiesto (15 agosto 2012) le opportune verifiche in proposito alla Guardia costiera.
Gruppo d’Intervento Giuridicoe Amici della Terra
(foto J.I., archivio GrIG)
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- direttiva n. 2009/147/CE sulla salvaguardia dell'avifauna selvatica
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- legge quadro regionale sulle aree protette (l.r. Sardegna n. 31/1989)
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- normativa regionale sugli usi civici (l.r. Sardegna n. 12/1994 e s.m.i.)
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Se i controlli venissero fatti con maggiore frequenza, sicuramente ci sarebbero meno abusi. Il problema resta sempre il “rapporto” tra controllori e controllati!!!
da CagliariPad, 16 agosto 2012
Villasimius: “Salviamo la spiaggia libera”: http://www.cagliaripad.it/it/news/agosto/16/porto-giunco/
da Casteddu online, 16 agosto 2012
Strane concessioni balneari a Cala Giunco: gli ecologisti chiamano la Guardia Costiera. (Federica Lai): http://www.castedduonline.it/index.php/cronaca/strane-concessioni-balneari-a-cala-giunco-gli-ecologisti-chiamano-la-guardia-costiera/38230
In Sardegna spesso i controlli vengono fatti poco e male e si esplicano in modo certamente poco produttivo per l’isola. Controllare gli abusi è sacrosanto, ma occorre dare delle priorità. Sovente si va nella direzione che fa fuggire il turista mentre non si garantiscono i servizi che il turismo lo favoriscono. Uno vede la pubblicità delle rocce rosse di Arbatax, ne resta incantato e decide di andarle a vedere. Ma quando è davanti e le vede dal vero inorridisce per lo scenario che gli si presenta intorno. Si vuole valorizzare il Sulcis e poi il turista viene accolto dalle cinimiere di Portovesme! È una colossale presa in giro. Pensate forse che i turisti siano tanto stupidi da scambiare la sabbietta rossa che si vede nelle spiagge della zona pe residui di corallo? Capite bene che parlare di un ombrellone fuori posto fa sorridere. Si controllino gli ombrelloni, ma per cortesia spendiamo le nostre energie per ben altri controlli.
La filosofia di lucrare e calpestare i doveri verso la collettivita’ ha sempre la stessa matrice :
la furbizia e la consapevolezza di farla franca per lungo tempo o sempre. Questo vale per gli ombrelloni , la mistificazione dei siti turistici, di parcheggiare dove e come pare, di abbandonare le bottiglie vuote di birra, di fare attentati contro chi si mette di traverso, di amministrare il bene pubblico per il propio .
I turisti questo ormai ne sono consapevoli, e se non ci saranno interventi di miglioramento si potrebbe avere un danno notevole per tutto il comparto turistico e non solo.
da L’Unione Sarda, 19 agosto 2012
Teulada. Dune, denunciato il concessionario.
Tredici stabilimenti balneari controllati, un concessionario denunciato all’autorità giudiziaria: è il risultato dell’operazione di controllo svolta dagli uomini della Guardia costiera di Sant’Antioco in un tratto della costa del Golfo di Palmas nell’ambito dell’operazione “Mare sicuro 2012”. Lo stabilimento balneare risultato non in regola con le normative è quello realizzato in località “Dune” nel litorale del Comune di Teulada. Gli uomini della Guardia costiera hanno accertato che il concessionario aveva occupato abusivamente 300 metri quadri di spiaggia con la sistemazione di 32 ombrelloni e 50 lettini. «Una normale operazione di controllo delle concessioni demaniali marittime», ha spiegato il comandante del porto, il tenente di vascello Federico Pucci, «che ha lo scopo di garantire l’accesso a tutti delle spiagge libere». (t. s.)
Si, anche a Rena Majori si vedono ben vicine al mare le sdraie che invadono la zona da lasciare libera. Eppure i cartelli indicano che la zona venga lasciata libera da ostacoli come ombrelloni ecc. per questioni di sicurezza. Ma chi controlla? Nella stessa spiaggia c’e’ gente che scorrazza tra le dune nonostante il divieto, gente che raccoglie i ricci nonostante vi sia il fermo biologico e gente con le canne da pesca in acqua! Gente che si porta via secchi con pietre. Ma chi controlla? Nessuno. Possiamo dire a uno e’ vietato andare sulle dune e’ vietato portarsi la sabbia ecc. Ma non spetta a noi avere discussioni con le persone. Ma se nessuno controlla che senso ha che vi siano i divieti se poi nessuno li fa’ rispettare? Vorrei vedere delle guardie ecologiche volontarie che segnalano a chi di competenza quando viene commesso un reato ambientale se no qua stiamo freschi.
Ho dimenticato di aggiungere che ho una profonda avversione per le concessioni che per me tolgono il godimento di uno spazio che e’ di tutti. Io mi auguro che non solo vi siano le restrizioni previste in arrivo, ma che la gente si impegni affinché le concessioni vengano completamente abolite. Voglio vedere la spiaggia libera, liberiamo le spiagge e curiamocene con passione perche’ le cose che oggi distruggiamo non le recupereremo mai piu’. Stiamo gia’ ditruggendo tutto il territorio, siamo vittime delle colate di cemento selvaggio e inarrestabile, almeno le spiaggie , le coste e il mare cerchiamo di rispettarli e disfenderli a spada tratta. C’e’ stato dato un dono cosi’ prezioso e non ce ne rendiamo conto, cerchaimo di passarlo alle future generazioni il piu’ intatto possibile e’ un nostro dovere primario.
da La Nuova Sardegna, 9 luglio 2013
Maxi sequestro di ombrelloni. Blitz di carabinieri e polizia locale nelle spiagge di Liscia Ruja e Razza di Juncu.
ARZACHENA. Il primo sequestro in spiaggia della stagione in Costa Smeralda lo hanno messo a segno ieri mattina i carabinieri di Porto Cervo durante una operazione congiunta con la polizia locale. I militari sono andati a colpo sicuro sui lidi di Liscia Ruja e Razza di Juncu. Diverse le segnalazioni arrivate ai carabinieri della stazione di Porto Cervo nei giorni scorsi. Una volta sul posto i militari hanno constatato che l’attività di noleggio di ombrelloni e sdraio veniva svolta senza le regolari autorizzazioni. Le due concessioni abusive, una a Liscia Ruja e una a Razza di Juncu, si trovavano alle spalle del lido, a pochi metri dalla spiaggia. Carabinieri e vigili hanno proceduto al sequestro di 250 ombrelloni e a 250 sdraio. Per i due responsabili è arrivata anche una sanzione di 5 mila euro a testa. I carabinieri, nonostante il numero ridotto di uomini rispetto all’estensione del territorio, hanno deciso di moltiplicare gli sforzi e intensificare anche i controlli sulle spiagge, in modo particolare in queste settimane in cui iniziano ad arrivare i turisti e le insidie e le irregolarità rischiano di crescere in modo esponenziale. Il sequestro è solo un primo segnale di questa maggiore efficienza nei controlli, anche attraverso le sanzioni particolarmente pesanti. In questo caso i due responsabili dovranno pagare 5mila euro a testa. Si spera di convincere i gestori delle concessioni a rispettare le regole.
da La Nuova Sardegna, 25 settembre 2013
ARBATAX » GUARDIA COSTIERA. Gli “ombrelloni selvaggi” all’asta dopo il sequestro.
Sono 242 pezzi requisiti quest’estate in vari blitz negli arenili del litorale Venivano lasciati in spiaggia per occupare i posti senza alcuna concessione. (Lamberto Cugudda)
ARBATAX. Sono state diverse le persone che da fine agosto – per la precisione dal 27, giorno della pubblicazione sul sito del Circomare Arbatax, nella sezione Bacheca – a ieri, si sono recate nella sede dell’Ufficio circondariale marittimo Arbatax-Guardia costiera, in via Tirreno, per chiedere informazioni e vedere soprattutto i vari lotti di ombrelloni sequestrati, (compresi quelli grandi, tutti in legno, da camping) che sono stati messi all’asta. Mentre invece paiono suscitare minore interesse le due canoe, i tre gommoni e motori, un tender Arimar roll 185 e uno scafo in vetroresina, tutti di certo non nuovi. Fra due giorni, per la precisione nella tarda mattinata di venerdì 27, verranno aperte le buste con le varie offerte al rialzo (rispetto alla valutazione base di vendita) presentate. La prevista vendita è a trattativa privata: l’Ufficio circondariale marittimo Arbatax, guidato dal tenente di vascello Giuseppe Siragusa, la effettuerà sulla base di quanto stabilisce il Codice della navigazione. In vari lotti verrà effettuata la vendita di ben 242 “ombrelloni selvaggi”. Si tratta di quelli che venivano lasciati, senza che vi fosse alcuna concessione, sia durante il giorno sia nelle ore notturne nei vari arenili ogliastrini. E che furono oggetto di sequestro, vedasi soprattutto spiagge e campeggi di Tortolì-Arbatax e Lotzorai, da parte degli uomini dell’Ufficio circondariale marittimo Arbatax-Guardia costiera. Nell’avviso di vendita, che venne pubblicato nel sito del Circomare Arbatax lo scorso 27 agosto, era stato precisato: «Alla data odierna nessuno si è presentato con idonei titoli per fare valere i diritti alla proprietà dei beni rinvenuti, di cui all’avviso suddetto». Per capire meglio come funziona il tutto, basta sottolineare che il lotto numero uno è composto da 11 ombrelloni da campeggio (quelli grandi in legno) e uno da spiaggia. La valutazione base di vendita è pari a 160 euro. Il secondo lotto, come è riportato nel sito del Circomare Arbatax-Guardia costiera è invece «composto da numero 23 singoli lotti da numero 10 ombrelloni da spiaggia». La valutazione base di vendita «è di 20 euro per singolo lotto da 10 pezzi».
A.N.S.A., 6 febbraio 2017
Concessioni a Villasimius, tre indagati. Procura Cagliari contesta concussione e falso. (http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2017/02/06/concessioni-a-villasimius-tre-indagati_9d03dc39-084c-45c6-a533-8b46668ee41b.html)
CAGLIARI, 6 FEB – Gli uomini del Nucleo investigativo del Corpo forestale regionale hanno effettuato perquisizioni e sequestri di documenti e supporti informatici nell’ambito di una inchiesta coordinata dalla Procura di Cagliari relativa ad alcune concessioni demaniali a Villasimius.
Indagate tre persone: il responsabile del settore pianificazione, gestione e tutela del territorio del Comune di Villasimius, Giovanni Barracciu; una funzionaria dello stesso Comune, Valentina Escana; e l’imprenditore Mauro Cucca, titolare della società Servizi Nautici Srl. Le ipotesi di reato sono concussione e falso.
Le indagini – da quanto si apprende – sono partite l’estate scorsa a seguito di alcune segnalazioni da parte di imprenditori turistici. Il fascicolo inizialmente era in mano al pm Andrea Schirra, ora l’inchiesta è coordinata dal sostituto Andrea Vacca. Gli inquirenti mantengono la massima riservatezza sull’indagine e su cosa sia stato sequestrato durante le perquisizioni. L’attività non è ancora conclusa.
A.N.S.A., 31 luglio 2018
Villasimius, arrestato un imprenditore.
Mauro Cucca ai domiciliari, altri 3 indagati per favoreggiamento: http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2018/07/31/villasimius-arrestato-un-imprenditore_561bcf20-a1d7-434e-ad2c-b68fc73dc77e.html
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da L’Unione Sarda, 31 luglio 2018
Indagine sugli stabilimenti balneari. Villasimius, un arresto e 3 indagati. (Andrea Manunza): http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2018/07/31/indagine-sugli-stabilimenti-balneari-villasimius-un-arresto-e-3-i-68-754901.html
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da Sardinia Post, 31 luglio 2018
Concessioni demaniali sospette a Villasimius, arrestato imprenditore: http://www.sardiniapost.it/cronaca/concessioni-demaniali-sospette-a-villasimius-arrestato-imprenditore/
da La Nuova Sardegna, 19 settembre 2018
Tangenti, esce dal carcere l’imprenditore Mauro Cucca.
L’inchiesta sulle presunte irregolarità nelle concessioni demaniali sul litorale di Villasimius. http://www.lanuovasardegna.it/cagliari/cronaca/2018/09/19/news/tangenti-esce-dal-carcere-l-imprenditore-mauro-cucca-1.17264947?ref=hfnscaec-5